La rivincita delle coop rosse è il grattacielo della Regione
Due offerte in gara con il nuovo tipo di leasing
di Misia Mistrani da La Repubblica del
5/2/10 – pag. 6 Cronaca di Torino
La rivincita delle cooperative rosse nelle grandi opere arriva con la gara per l'affidamento della costruzione del grattacielo progettato da Fuksas per la Regione. Un'opera da 260 milioni di euro per la quale l'assessore Paolo Peveraro e il suo staff hanno scelto, a sorpresa, una formula nuovissima mai utilizzata in Piemonte, ancora pochissimo nel resto del Paese, quella del cosiddetto leasing "in costruendo" che è stato disciplinato per la prima volta nella Finanziaria del 2007. Il risultato è che solo due cordate hanno presentato, alla fine, l'offerta. Due cordate di cooperative rosse, come si è scoperto lunedì all'apertura delle buste. La prima, formata da Coopsette, Cmb, Unieco, Cover Engineering, Idrotermica coop, De.Ga è finanziata da Monte dei Paschi di Siena. La seconda con Techint, Cmc, Ccc, Toso, Cordioli, Gastone Guerrini è invece finanziata da Local leasing di Unicredit. Fuori invece tutte le più grandi imprese di costruzioni italiane come Impregilo, Astaldi, Condotte, Pizzarotti e quelle europee che avrebbero voluto partecipare, come l'austriaca Strabag, la spagnola Sacir e la francese Vinci. Almeno un paio di queste, Impregilo e Astaldi sicuramente, fino a poco prima della scadenza della gara avevano lavorato per partecipare ma, non essendo riuscite ad accordarsi in tempo con una finanziaria, non hanno potuto presentare l'offerta. Entrambe, infatti, avevano chiesto una proroga di sessanta giorni ma la Regione ha deciso di concederne solo quattordici, forse perché diversamente la scadenza sarebbe finita troppo a ridosso delle elezioni.
Il leasing "in costruendo"
che offre un'opportunità di finanziamento per realizzare le cosiddette
"opere fredde", cioè quelle che non hanno un ritorno economico,
permette alla pubblica amministrazione di non anticipare i costi di realizzazione
del grattacielo ma obbliga le imprese di costruzioni e servizi che partecipano
alla gara, a trovare una finanziaria interessata e a formalizzare gli accordi
prima di consegnare l'offerta, accordi che richiedono tempi lunghi. Questo
nuovo strumento è potenzialmente in grado di venire incontro alle esigenze di
bilancio, soprattutto delle amministrazioni locali, alle prese con le rigide
regole del patto di stabilità, che, come in questo caso ripagheranno l'opera
attraverso il pagamento di un canone. Ma in questo caso, le imprese che non
erano abituate a operare con questa formula, si sono trovate spiazzate e non
sono riuscite a concretizzare l'indispensabile accordo con la finanziaria nei
tempi tecnici concessi. Secondo alcune indiscrezioni le uniche due cordate
che sono state invece abili nel rispettare la scadenza avrebbero firmato
l'alleanza con Monte dei Paschi e con Locat prima ancora della pubblicazione
della gara. A questo punto, sia che vinca Coopsette sia che vinca Techint,
chiunque si aggiudicherà l'appalto vendicherà la categoria delle cooperative
che erano state clamorosamente escluse nelle ultime gare per le grandi opere di
privati in città. Cmb aveva perso per un soffio l'appalto per la costruzione
del nuovo stadio delle Alpi, mentre nessuna cooperativa era stata invitata a
partecipare alla gara per la costruzione del grattacielo San Paolo, le cui
sorti dovrebbero essere decise in questi giorni. All'epoca il presidente di
LegaCoop Piemonte, Giancarlo Gonella, aveva insinuato si fosse innescata una
forma di ostracismo nei confronti delle cooperative dal momento che queste non
avevano più vinto alcuna gara dopo la chiusura del periodo olimpico. «Non
vorrei che l'esclusione delle cooperative fosse diventata una prassi e che le
coop non possano più lavorare alle grandi opere nel Torinese - aveva detto
- sarebbe inspiegabile, visto il ruolo di primo piano nel periodo
pre-olimpico». Detto fatto, le coop questa volta non potranno protestare.
Ma, senza togliere alcun merito all'estro finanziario dell'assessore Peveraro,
gli esclusi questa volta si chiedono: ci sono garanzie sufficienti ad
aggiudicare un'opera pubblica da 260 milioni con solo due offerte in gara?