CIPRA – Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi

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COMUNICATO STAMPA

 

Comincia a Bardonecchia la collaborazione tra ambientalisti italiani e francesi
20 associazioni riunite dalla CIPRA per discutere di transito delle merci


Si è svolto sabato 18 marzo a Bardonecchia (Piemonte), coordinato dalle delegazioni italiana e francese della CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi), l'incontro delle associazioni ambientaliste dei due versanti dell'arco alpino interessati dal progetto della nuova ferrovia Torino - Lione.

 

Più di trenta delegati di oltre 20 associazioni italiane e francesi hanno affrontato 4 ore di discussione, aperte dalle introduzioni del leader valsusino Antonio Ferrentino e dell'esperto francese Pierre Moreau (università di Grenoble), sulle priorità da affrontare per ridurre l'impatto del transito delle migliaia di tonnellate di merci che si riversano nelle valli alpine. Un confronto serrato, ma in un clima estremamente amichevole e cordiale, che è servito a fare pulizia da ogni malinteso e ad avviare un lavoro comune, che verrà seguito da due gruppi di lavoro italo-francesi, uno dedicato alle valutazioni tecniche dei progetti ed uno alla redazione di prese di posizione comuni.

In una dichiarazione congiunta, i presidenti di CIPRA Francia, Patrick Le Vaguerese, e di CIPRA Italia, Damiano Di Simine, hanno affermato che “la riunione di Bardonecchia è servita a conoscerci e a cominciare a lavorare assieme: la CIPRA da sempre opera per superare i confini tra gli Stati ed affermare una visione unitaria della regione alpina, sempre più afflitta dai problemi generati dal traffico delle merci e dalle infrastrutture di attraversamento. Purtroppo dobbiamo constatare che i nostri Paesi sono in grave ritardo nell'assunzione di politiche e misure credibili per la riduzione del traffico e il miglior utilizzo delle ferrovie. Queste misure sono contenute nel Protocollo Trasporti della Convenzione Internazionale per la protezione delle Alpi: un trattato che il Parlamento francese ha approvato in modo 'condizionato', mentre quello italiano fino ad oggi ha addirittura rifiutato di ratificare”

 

 

Torino 20 marzo 2006