LETTERA APERTA DI IVAN CICCONI
AI SINDACI, ALLE ASSOCIAZIONI E A TUTTA LA COMUNITA’
DELLA VALDISUSA
Cari amici,
dopo che avete subito, per oltre
dieci anni, il totale disinteresse per le vostre serie e puntuali ragioni e
dopo la pretesa di aprire i cantieri manu-militari per un’opera ancora priva
di un progetto degno di questo nome, nei prossimi giorni si dovrebbe,
finalmente, aprire il confronto con l’avvio dei lavori dell’Osservatorio.
L’auspicio e’ che il confronto sia effettivo, serio e di merito.
Se la vostra mobilitazione fosse,
come alcuni vogliono fare apparire, la reazione di una comunita’ affetta dalla sindrome
“N.I.M.B.Y.”, la questione potrebbe anche ritornare nell’alveo della trattativa
con la sola comunita’ locale. Le questioni che pero’ avete posto e che
comunque sono state proiettate sulla scena nazionale in questi mesi non
riguardano solo la Valdisusa ma investono in modo evidente interessi e problemi
che coinvolgono tutto il Paese.
Riguardano tutti noi, l’intero
Paese.
I problemi nazionali che
avete posto e che, paradossalmente, solo la clamorosa arroganza del governo Berlusconi, del novembre-dicembre 2006, ha
proiettato sulla scena nazionale, non ci pare abbiano ancora registrato alcuna
seria risposta. Sarebbe perň grave se l’insediamento dell’Osservatorio si
realizzasse senza la necessaria chiarezza sulle sue finalita’ e
restringendo queste al solo monitoraggio di un progetto dato.
Pare infatti che, sia lo studio
recentemente presentato dalla commissaria europea per il Corridoio 5, Loyola
De Palacio, sia le dichiarazioni del presidente dell’Osservatorio, Mario
Virano, si muovano in una prospettiva nella quale il tema sia solo quello
di come osservare e mitigare l’impatto di un progetto dato e dunque di
contrattare con la comunita’ locale le compensazioni per il disagio determinato
da quel progetto.
Lo studio prodotto dalla societa’
olandese “Ecorys” (in associazione temporanea con le societa’ “COWI”,
“ECN”, “ERNST&YOUNG EUROPE” E “CONSULTRANS”) su incarico della “D.G.-TREN” della Commissione Europea”, e’, da
questo punto di vista, emblematico. Si tratta infatti di una pura e semplice
analisi-valutazione dello studio di
impatto ambientale presentato da L.T.F. con il progetto preliminare
approvato dal CIPE nel 2003 (progetto elaborato, su incarico di LTF, dalle
societa’ “AI ENGINEERING srl” di Torino e da “TEI spa” di
Milano). Lo studio valuta solo quel progetto assunto come unica e sola
soluzione senza alcuna alternativa. Inutile che ricordi a voi che le
questioni sollevate sono ben piu’ importanti ed attengono soprattutto alla
scelta di un progetto alternativo che, oltre a garantire la velocita’ e la
capacita’ merci-passeggeri nei collegamenti Torino-Lione, che nessuno ha mai
rifiutato a priori, sia pero’ in grado di garantire la sua sostenibilita’ ambientale e
finanziaria sulla base di stime e valutazioni credibili e trasparenti, oltre
che note e condivise.
Ancor meno rassicuranti sono le
prime dichiarazioni di intenti del presidente dell’Osservatorio. In questo caso
pero’ si manifesta anche un chiaro conflitto di interessi che rischia di
introdurre una seria ipoteca sulla effettiva neutralita’ dei lavori e delle finalita’ dello stesso
Osservatorio. Al momento della designazione, il presidente dell’Osservatorio
rivestiva due incarichi importanti: quello di amministratore di “ANAS
spa” e quello di presidente
della “OLIMPIC INN spa”, entrambe con interessi diretti o
indiretti sulle infrastrutture della Valdisusa. Alla data odierna tali
importanti incarichi non hanno registrato alcuna modifica, ponendo seri dubbi
sulla indipendenza e sull’impegno del presidente. Dubbi che rischiano di
produrre effetti gravi e che comunque non possono restare senza risposta
alla luce del nuovo incarico assunto dallo stesso presidente.
Il giorno 27/2/206, dunque,
dopo la nomina a presidente dell’Osservatorio, Mario Virano e’ stato nominato amministratore
della societa’ “MUSINET ENGINEERING spa” e il 3/3/2006 ha assunto
addirittura l’incarico di amministratore delegato della stessa. La
societa’ di ingegneria MUSINET e’ controllata al 51% dalla “SITAF spa”
che, oltre ad avere un interesse per il progetto TAV/TAC che da molti anni si
eprime in modi diversi (oggetto anche di indagini giudiziarie che vedevano la
presenza, fra gli altri, del noto banchiere Pacini Battaglia), vede la partecipazione
azionaria di societa’ direttamente interessate alla progettazione e
realizzazione dell’opera e con amministratori addirittura coinvolti nelle
recenti indagini della magistratura sull’appalto per la discenderia di
Venaus.
Alla luce dei primi segnali sulle
finalita’ dell’Osservatorio e di questo, a nostro avviso, inaccettabile
conflitto di interessi nel quale si trova chi dovrebbe garantire la
neutralita’ della sua gestione, ci pare che l’insediamento dell’Osservatorio, a
garanzia delle questioni nazionali proposte dalla vostra iniziativa,
debba in via preventiva prevedere, quantomeno:
·
la preventiva soluzione del grave conflitto di
interessi del presidente dell’Osservatorio o la sua sostituzione con una
personalita’ in condizioni di effettiva indipendenza;
·
il preventivo confronto sulla soluzione progettuale
piu’ sostenibile sul piano ambientale e finanziario e sulla base di
stime e valutazioni credibili e trasparenti;
con la garanzia della massima
trasparenza attraverso la formale
diffusione dei verbali relativi al confronto, alle posizioni e alle
decisioni che saranno assunte sul tavolo dell’Osservatorio.
Siamo certi che saprete garantire,
con la serieta’ e la determinazione che caratterizza da tempo il vostro
impegno, l’interesse della vostra valle ed insieme quello di tutti
noi e del Paese.
A nome di quanti vi seguono con
attenzione ed interesse da ogni parte d’italia, grazie per quanto fate e
continuerete a fare.
Ivan Cicconi
Bologna 3 Maggio 2006