"Autostrade e Tav, strutture a rischio"
Periti della procura di Caltanissetta al lavoro su due
lotti della A31
Perquisite sedi Italcementi per verificare forniture in tutta Italia alla
Calcestruzzi
da Repubblica del 27/11/08
- cronaca
Caltanissetta - "Un quadro estremamente
allarmante". Così il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari, ha definito
le novità che stanno emergendo nelle indagini sulla Calcestruzzi spa e la
Italcementi spa, entrambe di Bergamo, che hanno fornito, e forniscono, il
cemento per realizzare importanti opere pubbliche, come alcune linee della Tav
e alcuni tratti autostradali.
Proprio per far luce su una di queste forniture, due lotti della
A31 Valdastico, in provincia di Vicenza, sono stati sequestrati da carabinieri
e guardia di finanza di Caltanissetta su disposizione della Dda. Il sequestro,
con facoltà d'uso dell'autostrada, è stato deciso in seguito agli accertamenti
dei periti della Dda nissena che hanno evidenziato significativi scostamenti
tra i dosaggi contrattuali di cemento con quelli effettivamente impiegati nella
produzione dei conglomerati forniti all'impresa incaricata dei lavori di
realizzazione.
La Dda di
Caltanissetta, ha anche ordinato a carabinieri e guardia di Finanza la
perquisizione di alcune delle sedi dell'Italcementi, a Porto Empedocle
(Agrigento), Isola delle Femmine (Palermo) e Calusco D'adda (Bergamo).
Controlli sono stati eseguiti anche nella sede di Area Sicilia a Palermo e
nello stabilimento di deposito di Catania.
L'indagine mira ad accertare se la Calcestruzzi abbia proceduto,
non solo nella provincia di Caltanissetta e nella regione, ma anche su tutto il
territorio nazionale, "a una illecita creazione di fondi neri - spiegano i
carabinieri - da destinare in parte, quantomeno in Sicilia, ai clan mafiosi
dell'isola, nonché l'eventuale esistenza di una strategia aziendale - adottata
su scala nazionale e gestita, a mezzo anche del sistema informatico, con la
consapevolezza dei vertici societari - finalizzata ad un sistematico risparmio
del cemento nelle forniture di calcestruzzo destinate alla realizzazione di
opere pubbliche".
Nell'inchiesta, emerge che la società avrebbe fornito quantitativi
di calcestruzzo di qualità difforme da quanto previsto dai capitolati d'appalto
per opere pubbliche, compresi tratti della Tav. Gli inquirenti ipotizzano una
frode in pubbliche forniture. Per questo motivo sono sotto esame numerose altre
opere, in Sicilia e nel resto d'Italia, su cui la Dda nissena ha disposto
verifiche e perizie per accertarne la stabilità strutturale e, quindi,
l'esistenza di eventuali pericoli per l'incolumità pubblica.
Nei mesi scorsi i
magistrati hanno ordinato il sequestro del palazzo di giustizia di Gela, del
Porto Isola-Diga Foranea di Gela, la strada a scorrimento veloce
Licata-Torrente Brami, lo svincolo di Castelbuono-Pollina sul tratto
autostradale A/20 Palermo-Messina e, per ultima, l'autostrada Valdastico. Dagli
accertamenti tecnici sono emerse irregolarità nel calcestruzzo fornito da impianti
della Calcestruzzi Spa presenti in tutte le regioni, con riguardo anche alla
Tav Milano-Bologna, alla Tav Roma-Napoli (terzo e quarto lotto), metrobus di
Brescia, metropolitana di Genova e A4-Passante autostradale di Mestre.
Per il procuratore
nisseno Sergio Lari questa resta "un'indagine fra le più articolate e
complesse che travalica la dimensione mafiosa siciliana", ha detto durante
una conferenza stampa sottolineandone l'importanza per la collettività. Secondo
fonti investigative, a cui ha accennato il procuratore Lari, i previsti
carotaggi da effettuare per legge nei cantieri sarebbero stati realizzati
prima: "I dati che sono emersi dalle investigazioni dei carabinieri e del
Gico della guardia di finanza di Caltanissetta hanno fatto emergere un quadro
estremamente allarmante, anche su opere pubbliche che sono in fase di
esecuzione sul territorio nazionale", ha sostenuto il procuratore di
Caltanissetta.
Sulle opere pubbliche su cui sono in corso accertamenti per
valutarne la stabilità, Lari ha spiegato: "Bisogna verificare se è a
rischio l'incolumità pubblica come è emerso dagli accertamenti tecnici condotti
dai nostri periti. Proprio recentemente abbiamo evitato il peggio sequestrando
la nuova ala in costruzione dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta dove
attraverso carotaggi sul cemento abbiamo accertato diverse irregolarità".
"Anche adesso - ha sottolineato Lari - dobbiamo effettuare
altre indagini tecniche per verificare la stabilità delle strutture sequestrate
anche se già dalle prime perizie è emerso il rischio di stabilità per queste
strutture. In questo contesto dovremo accertare la responsabilità penale e
amministrativa della Italcementi".
La creazione dei fondi neri, ha poi spiegato Lari, non era solo
finalizzata in Sicilia a pagare Cosa nostra, ma a creare anche illeciti
arricchimenti per queste grosse imprese". Poco prima il procuratore aveva
evidenziato che il principale fornitore di cemento alla Calcestruzzi spa
"era Italcementi che gli riforniva il 98 per cento" sostenendo, a proposito
delle sue spa con sede a Bergamo che "sostanzialmente sono lo stesso
soggetto". Ed è per questo che le Fiamme gialle stanno analizzando
puntigliosamente tutta la documentazione scambiata fra le due società in
materia di fornitura di cemento.