Il centrodestra va all’attacco: “Piano usato a fini elettorali”
di Davide Chiarbonello da
Luna Nuova del 10/3/09 – pag. 3
«Non così e non adesso», il
vibrato attacco mosso da "Sviluppo e buonsenso", il movimento elettorale
del centrodestra valsusino e valsangonese al "Piano dì sviluppo per i
territori coinvolti dal passaggio del Tav" promosso dalla Provincia.
Attacco frontale innanzitutto al
metodo utilizzato dalla giunta di Antonio Saitta: «Ci sembra tutt’altro che
un piano di sviluppo organico del nostro territorio – avanza Daniela
Ruffino, bandiera del movimento e sindaco di Giaveno - E' piuttosto uno strumento improprio usato
dalla Provincia a finalità elettorali. Insomma: una grande marchetta in vista
delle amministrative di giugno, Un documento creato unendo le liste della spesa
presentate dai singoli comuni, senza dare un impianto organico e soprattutto
senza consultare gli enti locali nella fase di preparazione dalla quale
dovrebbe scaturire il progetto definitivo».
Sul tema interviene un
altro portavoce di ''Sviluppo e buonsenso'', Roberto Vaglio: «La
Provincia sta sprecando un'occasione unica limitandosi a chiedere ai sindaci la
lista della spesa dei bisogni quotidiani dei loro territori. In un frangente di
crisi, i milioni di euro legati al piano di sviluppo andrebbero utilizzati in
modo diverso, per portare benessere sociale ed economico nella valle. La
situazione non è facile: stiamo affrontando la deindustrializzazione nella
bassa valle e in alta valle, dopo le olimpiadi, nulla si è fatto per rafforzare
Ia vocazione turistica del territorio. Queste risorse non devono essere
sprecate, ma valorizzate, in virtù del frangente che stiamo attraversando».
Da qui scaturisce la
richiesta del centrodestra: bloccare l'approvazione del Piano strategico provinciale,
per rivederlo dalle basi. «Non ci si può accontentare che un piano
strategico parta dalla somma di singoli interventi, senza avere un'idea
complessiva di cosa si voglia fare del nostro territorio - riprende Stefano
Tizzani, coordinatore del Pdl valsangonese - In val Sangone siamo
riusciti a fare un lavoro più complesso all'interno della Comunità montana, ma
molti altri comuni si sono limitati a proporre la lista dei bisogni personali».
Attacco al piano
provinciale, occasione per la candidata a Palazzo Cisterna Daniela Ruffino per
alcuni affondi politici: «Non capisco come certi consiglieri dell’attuale
maggioranza in Provincia, da sempre contrari al Tav, potranno avallare un piano
destinato ai territori coinvolti dal passaggio dell’alta velocità. E non
capisco come i Comuni usciti dall’Osservatorio abbiano potuto avanzare le
proprie richieste al piano di sviluppo. E’ ora di fare chiarezza su questo
tema, nel rispetto dei cittadini e degli elettori». «Ci pare inopportuno anche il momento
in cui giunge all’approvazione questo piano – chiude Vaglio - Siamo a pochi mesi dalla fine del mandato in
Provincia e l’attuale giunta impegna chi verrà dopo, e non è detto siano loro,
su un progetto di tale portata».