Giornali, web, cinema "Battaglia" mediatica a favore della Tav

La Regione si prepara per il cantiere del tunnel

 

di Alessandro Mondo da La Stampa del 20/01/11- cronaca di Torino

 

Un piano, due obiettivi complementari: garantire ai cittadini un’informazione «chiara e certificata» sulla Torino-Lione e rispondere con un fuoco regolare e ordinato a quello martellante dei No-Tav.

 

A pochi mesi dall’avvio del cantiere per realizzare il tunnel geognostico di Chiomonte, programmato in primavera, la battaglia sulla Tav si giocherà anche sul fronte della comunicazione. L’iniziativa è della Regione. Ieri Barbara Bonino, assessore alle Infrastrutture, ha incontrato Patrice Raulin, presidente di «Ltf», per definire contenuti, costi e partecipazione di una strategia che coinvolgerà soggetti diversi: dall’Osservatorio al Ministero delle Infrastrutture, dalla Provincia alla Prefettura. Ma anche le associazioni degli imprenditori e le confederazioni sindacali. Il costo stimato, 500 mila euro solo per il primo lancio della campagna, rende l’idea di quanto il piano sia ambizioso e articolato.


La «fase uno», da marzo a settembre, concentrerà il tiro sulla Valsusa: affissioni, pagine sui media (giornali, radio, televisione), Internet. Persino i cinematografi. Strumenti diversi per spiegare il significato dell’opera, costi e benefici, sviluppo e durata dei cantieri, compensazioni, e via andare. Questi i contenuti di un messaggio che, nel caso di Internet, sarà suscettibile di ulteriori approfondimenti.


Ma quello che partirà a marzo sarà soltanto lo «start up». Come spiega Barbara Bonino, assessore regionale ai Trasporti, la controffensiva informativa - suddivisa in varie fasi, secondo il procedere dell’opera - riguarderà progressivamente tutto il Piemonte.

 
Nelle intenzioni della Regione, il coinvolgimento di interlocutori diversi - alcuni dei quali, come i sindacati, sono a tutti gli effetti soggetti terzi - garantirà l’obiettività di un’informazione che farà da contraltare a quella dei No-Tav, finora padroni del campo. Si parte da una consapevolezza: la comunicazione istituzionale, basata sui comunicati-stampa o sui periodici convegni seguiti da platee già orientate, è un’arma spuntata contro le pittoresche iniziative organizzate dai contestatori sul campo e soprattutto contro l’attivismo dei «blog» che permettono ai No-Tav di scambiarsi informazioni in tempo reale. «Finora la comunicazione, sia sul progetto della Torino-Lione, sia sulle opportunità di sviluppo che questa grande opera offrirà al territorio, è stata deficitaria - spiega l’assessore -. Ecco perché abbiamo deciso di avviare una serie di iniziative per contattare quanti più piemontesi possibile e spiegare la realtà dei fatti».


Insomma: un messaggio chiaro, rivolto a tutti. Partendo dalla convinzione che il «partito del sì», o comunque di quanti non sono pregiudizialmente schierati contro la Tav, sia maggioritario: anche in valle. Ancora Bonino: «I No-Tav fanno della disinformazione scientifica la loro arma. Pensiamo a una comunicazione chiara e semplice, alla portata di tutti, per dimostrare al di là di ogni dubbio quanto siano infondati gli scenari disastrosi evocati dagli oppositori all’alta velocità».


Sarà il tempo a stabilire la capacità di penetrazione della campagna informativa. Via libera della Provincia, con una postilla non da poco. «Iniziativa indubbiamente utile - commenta Antonio Saitta, il presidente -. La mia preoccupazione, semmai, riguarda l’inerzia del governo sulla Tav. Dov’è finito il tavolo istituzionale previsto a Roma? Più tempo passa, più si espone il fianco agli interessi e alle manovre delle lobbies che lavorano contro la Torino-Lione».