Antonio
G. Calafati
Dove sono le ragioni del sì? Edizioni SEB 27 Laissez-Passer - 10 Prezzo: € 10.00 |
Un'attenta critica
al sistema dell'informazione in Italia
Cercare, insieme agli studenti
di un corso di “Analisi delle Politiche Pubbliche”, le ragioni del
sì alla Tav in Val di Susa nei principali quotidiani italiani, certi
di trovarle. Magari solo delineate, abbozzate, con le approssimazioni che la
comunicazione giornalistica non può evitare. Cercarle leggendo, con attenzione,
editoriali e corsivi, interviste e cronache. Cercarle con determinazione, ma
non trovare niente, niente che assomigli a una ragione, a una argomentazione
razionale. Accorgersi, prima sorpresi e poi sconcertati, dell’incapacità
di giornalisti e politici di organizzare un pensiero sul tema della Tav in Val
di Susa che abbia un significato, una logica, un senso. Accorgersi di come giornalisti
e politici siano, tuttavia, a favore dell’opera – risolutamente,
ostinatamente, inspiegabilmente.
Iniziare cercando le ragioni del sì alla Tav in Val di Susa e terminare
riflettendo, sconfortati, su che cosa possa essere accaduto ai nostri maggiori
quotidiani. Giungere a pensare che, forse, il declino italiano nasce da qui,
da questa incapacità del giornalismo italiano di fornire un resoconto
attendibile, pertinente e fondato, degli effetti delle politiche pubbliche.
Un giornalismo che ci impedisce di pensare collettivamente.
ANTONIO G. CALAFATI
Docente di “Economia Urbana” e di “Analisi delle Politiche
Pubbliche” presso la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà”
dell’Università Politecnica delle Marche (Ancona) e presso l’Università
“Friedrich Schiller” di Jena.
(proponiamo un breve estratto dal libro in cui l'autore introduce la questione dell'Italia come piattaforma logistica dell'Europa)