La Bresso a Prodi "Subito scadenze e fondi per la
Tav"
Lettera aperta
con Formigoni e Illy
Polemico Agnoletto "Incredibile la posizione dei due
presidenti dell´Unione"
Da
Repubblica del 6/6/06 - pag.
II Cronaca di Torino
Predisporre «al più presto» il calendario per la messa in opera del progetto
della linea ad alta velocità Torino-Lione, dettagliarne le necessità finanziarie
per il periodo 2007-2013, «con espliciti impegni di pagamento secondo ripartizione
annuale», impegnarsi a privilegiare la ferrovia come mezzo di trasporto delle
merci sui percorsi a lunga distanza. Lo chiedono con una lettera aperta al
presidente del Consiglio Romano Prodi ed al ministro delle Infrastrutture,
Antonio Di Pietro, tre presidenti di Regione, Mercedes Bresso, Roberto Formigoni,
per la Lombardia e Riccardo Illy, per il Friuli Venezia Giulia. La lettera
parte della considerazione che entro giugno la coordinatrice Ue per il progetto,
Loyola de Palacio, «dovrà riferire alla Commissione europea sull´avanzamento
del corridoio 5 facendo una proposta per il suo cofinanziamento nell´ambito
del budget europeo 2007-2013 per le reti transeuropee dei Trasporti». «Il
progetto 6 - spiegano i tre presidenti - è uno dei 30 progetti infrastrutturali
prioritari dell´Ue. La sua rilevanza è accresciuta dal fatto che esso incrocerà
altre due direttrici ferroviarie strategiche per il nostro paese, la Genova-Rotterdam
e la Verona-Brennero-Monaco-Berlino». Bresso, Formigoni e Illy ricordano anche
che, dopo le proteste della Val Susa, «è stato costituito e sta iniziando
la propria attività l´Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione» e ribadiscono
la richiesta «di rispettarne le linee guida che emergeranno».
«E´
stupefacente che due presidenti di Regione del centro sinistra chiedano a Prodi
di passare alla fase operativa della Tav», replica Vittorio Agnoletto,
europarlamentare di Rifondazione. «Bresso e Illy fingono di ignorare non solo
che il progetto non è parte del programma dell´Unione, ma anche e soprattutto
che il tavolo di confronto proposto dal governo ha come obiettivo l´analisi di
tutte le proposte sul tappeto, compresa l´opzione che non prevede la
realizzazione dell´alta velocità».
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"Caro Sergio, voglio incontrarti"
Lettera
della Moratti: discutiamo insieme di infrastrutture
Di
Gino Li Veli da Repubblica del 7/6/06 - pag. II Cronaca di
Torino
«Nelle prossime settimane voglio incontrare i sindaci di Roma e Torino, Walter Veltroni e Sergio Chiamparino per instaurare una collaborazione istituzionale. Con il collega di Torino voglio affrontare i temi delle grandi infrastrutture che interessano tutto il Nord. Con Veltroni voglio invece parlare dell´aeroporto di Malpensa». Lo dice il neo primo cittadino di Milano, Letizia Moratti, nel giorno del suo insediamento ufficiale a Palazzo Marino dopo la vittoria nelle elezioni del 28 e 29 maggio contro il candidato del centrosinistra Bruno Ferrante. Un annuncio che arriva all´indomani dell´´iniziativa bipartisan sulla Tav (la lettera al premier Prodi per ricordargli la priorità del problema) che ha visto coinvolti i presidenti delle giunte regionali di Piemonte e Friuli (Mercedes Bresso e Riccardo Illy, entrambi del centrosinistra) e della Lombardia (Roberto Formigoni, centrodestra) e che ieri ha ricevuto il consenso anche del ligure Claudio Burlando e del veneto Giancarlo Galan. Forse un segnale che al di là delle divisioni politiche nette, su alcune questioni strategiche tra enti e realtà amministrative diverse ci può essere un dialogo. E quello delle infrastrutture, dei collegamenti veloci per il trasporto delle merci nel Nord, è uno di quei temi su cui si può provare ad agire come lobby.
L´ex
ministro dell´istruzione però non specifica come intende sviluppare «l´intesa
istituzionale» con Torino e la capitale. Un primo incontro tra Letizia Moratti e
Sergio Chiamparino dovrebbe avvenire subito dopo la formazione delle rispettive
giunte. Un tema, oltre quello delle infrastrutture, potrebbe essere la ripresa
del confronto sul rapporto Milano-Torino lanciato un paio d´anni fa, dalle due
Camere di Commercio, con un convegno a Villa d´Este e che poi non ha avuto
significativi aggiornamenti.
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L´INTERVISTA A CHIAMPARINO
"Un appello per l´Alta velocità potrebbe essere il primo
atto"
Il primo
cittadino: l´idea gliel´ho suggerita quando l´ho chiamata per congratularmi
di Gino Li Veli da Repubblica del 7/6/06 - pag. II Cronaca di Torino
Sindaco
Chiamparino, la sua neo collega di Milano Letizia Moratti vuole incontrarla per
avviare un rapporto istituzionale. Accetta?
«Ovviamente sì. Per la verità l´idea di un incontro l´ho suggerita io quando le ho telefonato subito dopo l´elezione (l´ho fatto anche con gli altri sindaci) proponendo di vederci per discutere di alcune questioni che possono interessare le due città e per vedere quali eventuali iniziative assumere insieme. Le ho ricordato che, cinque anni fa, quando sono stato eletto per la prima volta, il mio primo atto simbolico del mandato è stato proprio un incontro con il suo predecessore, Gabriele Albertini».
Potreste
prendere anche voi un´iniziativa sulla Tav, come hanno fatti i presidenti di
Piemonte, Lombardia e Liguria?
«Quell´iniziativa va bene, può essere utile. Ma adesso non è che i sindaci si mettono a fare anche loro un documento e poi fra qualche giorno magari i presidenti della Province. Per quel che mi riguarda mi riconosco completamente nel senso di quella lettera anche se ritengo che in questo momento sia necessario che il tavolo politico sulla Tav dia indicazioni precisi all´osservatorio tecnico. Attendiamo segnali dal governo».
Non ve ne sono
ancora giunti?
«Al momento no. Sono giorno in cui si accavallano tanti problemi. Non so se è una vicenda che gestirà qualche ministro o se arriverà un´iniziativa direttamente dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta».
Quali possono
essere le questioni sulle quali ci può essere una collaborazione fra Torino e
Milano?
«Una è certamente quella delle grandi infrastrutture. Se davvero si vuole sviluppare l´asse est-ovest, vista la centralità di Milano, il collegamento Lione-Torino che prosegue fino a Trieste è uno nodo fondamentale. Io penso che tra le grandi città la collaborazione può avvenire all´interno di un quadro ben definito, come può essere quello dei collegamenti. Poi è chiaro che deve prevalere la competitività fra le varie aree, deve prevalere la loro capacità di attrarre progetti, idee, occasioni di sviluppo».
L´impressione è
che questa idea della collaborazione istituzionale fra le grandi città funzioni
per organizzare qualche convegno, promuovere qualche ricerca. Poi, se si vanno a
vedere in concreto i risultati, si scopre che c´è ben poco. Cosa è accaduto dopo
il forum organizzato quasi due anni fa a Villa d´Este sul nuovo rapporto tra
Milano e Torino?
«C´è stato ancora qualche incontro fra le due Camere di Commercio. Non sarei però così drastico. Non sottovaluterei il rapporto di collaborazione avviato fra i due Politecnici».
L´ex sindaco di
Milano Gabriele Albertini non è mai sembrato un fan appassionato del rapporto
con Torino. Non è così?
«Abbiamo fatto alcune iniziative comuni, compreso un viaggio in elicottero insieme. C´è stata l´esperienza di Villa d´Este. L´importante è definire il quadro all´interno del quale inserire questo rapporto di collaborazione. Quello delle infrastrutture, ad esempio, lo è. E´ un tema che interessa tutti. Milano ha interesse che ci siano possibilità di collegamenti con Trieste da un lato e con noi dall´altro. Quello del rapporto tra Università, tra i Politecnici, è un altro tema su cui si può aprire un dialogo. Su altri però deve essere chiaro che ognuno gioca liberamente la propria partita».
Ad una convinta
sostenitrice della competitività come Letizia Moratti, non potrà che fare
piacere, non crede?
«Penso di sì. L´importante, come le ho suggerito al telefono, è vederci e discutere insieme dei problemi».