Vito Bonsignore rinviato a giudizio insieme ai “furbetti del quartierino”

 

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 22/9/09 – pag. 5

 

Vito Bonsignore, eurodeputato Pdl nel gruppo Ppe, è stato rinviato a giudizio per la vicenda del tentativo di scalata della Banca nazionale del lavoro che risale all'estate del 2005. Bonsignore, da azionista della Bnl, è accusato di aver partecipato con gli immobiliaristi Danilo Coppola, Giuseppe Statuto e i fratelli Lonati, alla scalata con i cosiddetti "contropattisti" cui faceva capo il 26,78 per cento di Bnl, guidati da Gaetano Caltagirone, ideatore del contropatto che si opponeva al patto ufficiale tra la spagnola Bbva, Generali e Dorint.

 

I principali protagonisti di quell'estate, noti come "i furbetti del quartierino", sono l'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio, l'ex presi­dente di Unipol Giovanni Consorte, l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone e l'immobiliarista Stefano Ricucci. Come si ricorderà si trattò del tentativo dell'Unipol, il colosso delle assicurazioni da sempre vicino a Pci e Ds, di entrare nella maggioranza della Bnl. Per questo sono anche rinviati a giudizio Carlo Cimbri e Pierluigi Stefanini, all'epoca rispettivamente direttore generale di Unipol e presidente di Holmo, la controllante della compagnia.

 

Bonsignore avrebbe partecipato al tentativo di nascondere il rastrella­mento delle azioni di questo gruppo composito che una volta raggiunto il 30 per cento del pacchetto, per legge avrebbe dovuto invece lanciare un'offerta pubblica di acquisto. Bonsignore, ex uomo di punta della Dc piemontese degli anni '80 e 90, andreottiano, è stato tra i fondatori dell'Udc da cui si è distaccato dopo la scelta di Casini dì troncare con Berlusconi, entrando successivamente nel Pdl. Ha alle spalle una condanna per tentata corruzione, una delle tante vicende della Mani pulite piemontese.

 

Imprenditore dagli interessi che vanno dalle finanziarie al mondo ban­cario, dalle costruzioni ai centri commerciali, dai giornali alle autostrade, è titolare di una propria corrente nel Popolo delle libertà piemontese. Alle elezioni di giugno, dopo una campagna, capillare e costosa, ha rastrellato oltre 53mila preferenze. In valle di Susa è stato uno dei più votati. Qui ha fatto una campagna elettorale sostenuto anche da alcuni amministratori tra cui la neosindaca di Susa Gemma Amprino, forse il politico valsusino più noto tra i bonsignoriani del Pdl.