Premesso che

 

I Comitati e il Popolo NO TAV in questi anni hanno maturato all' unanimità 3 punti cardine ai quali non intendono rinunciare:

 

- La NON VIOLENZA,  intendendo praticabili tutte le forme di protesta pacifica che si limita ad utilizzare la forza dell' intelletto e del proprio corpo a mani nude in difesa dei propri diritti e ideali

 

- La SOLIDARIETA', rigettando qualsiasi tentativo di risolvere i problemi locali riversandoli su altri territori e comunità

 

- La TRASVERSALITA', considerando la lotta NO TAV appartenente a tutti coloro che ne condividono lo spirito senza distinzioni di schieramenti partitici, sociali o culturali 

 

I cittadini riuniti oggi in Assemblea Popolare a Condove

 

Ribadiscono la loro totale, inequivocabile e ferma opposizione a qualunque progetto concernente la costruzione di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione,così come a qualunque ipotesi di nuovo tunnel, a prescindere da quali siano la natura ed il percorso del tracciato e del relativo tunnel, compresa l’ipotizzata seconda interconnessione di Orbassano e il relativo raccordo con la Gronda Merci attraverso Corso Marche (Torino).

 

Non riconoscono alcuna altra alternativa al di fuori dell’opzione zero, dove per opzione zero si intende il mantenere la linea  ferroviaria con la configurazione che avrà al termine dei lavori di adeguamento della sagoma delle gallerie attualmente in atto, senza interventi successivi di sorta che non siano limitati all’incremento della sicurezza e della qualità del servizio.

 

Rifiutano categoricamente qualunque ipotesi di aumento dei flussi di traffico attraverso la Valle di Susa, Val Cenischia e Val Sangone ritenendo che l’attuale notevole volume globale del traffico merci su gomma e rotaia rappresenti per delle valli alpine un contributo più che sufficiente alle esigenze del Paese.

 

Denunciano la truffa di finanziare un’opera inutile, devastante dal punto di vista ambientale e dannosa economicamente per tutto il Paese.

 

Non riconoscono come affidabile e coerente la controparte istituzionale rappresentata dal Governo e dal Commissario straordinario per la Torino-Lione,  in quanto nonostante i numerosi incontri avvenuti non si sono mai prodotti accordi scritti ma solamente dichiarazioni vaghe, contraddittorie e mendaci finalizzate a fiaccare l’opposizione al TAV ed a tentare di realizzare in modo fraudolento una nuova linea ferroviaria e il tunnel di base tra Francia e Italia.

 

In caso di accordi difformi dalla volontà popolare, considerano qualsiasi accordo intercorso e che intercorrerà con la controparte istituzionale, anche nell’ambito dell’Osservatorio Tecnico, privo di qualsiasi valore ed impegnativo esclusivamente per coloro che lo concordano.

 

Ritengono che, nella comunanza degli obiettivi e con il vincolo non negoziabile di rispettare le indicazioni emerse nelle Assemblee Popolari, le parti componenti il Movimento NO TAV debbano attuare le scelte tattiche più congeniali alle loro caratteristiche, senza snaturare in alcun modo né gli obiettivi originari, né tanto meno le decisioni frutto delle Assemblee Popolari.

 

Pertanto

 

Si impegnano a farsi promotori degli obiettivi e delle decisioni delle Assemblee Popolari.

 

Si faranno promotori di tutte le azioni, anche presso gli organi comunitari, atte a bloccare qualsiasi concessione finanziaria ai promotori della Torino-Lione.

 

Si faranno promotori, con ogni mezzo lecito, del blocco della truffa del raddoppio del Tunnel Autostradale del Frejus, opera che contrasta totalmente con le ventilate politiche di contingentamento del traffico su gomma, in quanto, anche se proposto come tunnel di sicurezza, potrebbe per le sue caratteristiche diventare di transito e, in ogni caso, aumentare il flusso di traffico.

 

Continueranno la lotta, insieme agli altri movimenti e comitati, per smascherare le complicità che hanno consentito e consentirebbero ancora di ridurre le valli di Susa, Cenischia e Sangone allo stato di mero corridoio di transito inquinato e devastato, senza nessun rispetto per i cittadini che la abitano.

 

Condove, 4 luglio 2007