Tav, approvato il ddl Grandi Opere

Oggi la votazione in Consiglio regionale: il Pd si schiera con la maggioranza, in aula volano scintille con il grillino Bono

Letta ha convocato un tavolo istituzionale il 3 maggio a palazzo Chigi

 

da La Stampa del 20/4/11 Ed. Torino http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/398860/

 

Con 43 voti a favore e 5 contrari il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il ddl 85 sulle grandi opere, che riguarda la Tav Torino-Lione. Contro il disegno di legge, che riguarda la promozione di interventi a favore del territorio interessati alla realizzazione di grandi infrastrutture, hanno votato il Movimento 5 Stelle, Italia dei Valori e la consigliera di Federazione della Sinistra Europea.


Il Pd si è schierato con la maggioranza di centrodestra. «Sulla Tav - ha spiegato il consigliere Wilmer Ronzani - non abbiamo cambiato idea solo perché non siamo più al governo della Regione. Ma abbiamo lavorato per migliorare il provvedimento». Il suo compagno di partito Mauro Laus, dopo essersi proclamato «sempre a favore dell’opera», si è però detto convinto che la linea ferroviaria «non passerà mai dal Piemonte» e che sarà «la Liguria a rendersi protagonista della sua realizzazione».


Nella seduta di oggi sono volate scintille fra il Pd e i due consiglieri del Movimento 5 Stelle, che nell’ultimo tentativo di rallentare l’iter verso l’approvazione aveva presentato 87 ordini del giorno. Il consigliere Davide Bono ha attaccato il Partito Democratico perché nella conferenza dei capigruppo si è di fatto schierato con le forze del centrodestra a favore del contingentamento dei tempi della discussione. Alla fine dell’intervento, i due consiglieri grillini hanno mostrato una grande bandiera con il simbolo No Tav: il presidente dell’assemblea, Valerio Cattaneo, ha sospeso brevemente la seduta definendo l’episodio una «sceneggiata».

 

 

Un commento dal gruppo regionale MoVimento 5 stelle:

 

- la legge approvata oggi serve solo all’istituzione di nuovi tavoli a cui far sedere qualche altro "amico" anche perché se fosse attuata tale normativa si configurerebbe come una violazione dei principi di libera concorrenza europea, tant'è che anche in Francia la tanto decantata ‘Démarche Grand Chantier’ non ha mai funzionato. Non solo, metterà a rischio tutti quegli imprenditori valsusini a cui è stato forzatamente fatto credere che le opere accessorie porteranno ricchezza e benessere, mentre porterà un black out delle attività economiche della valle, un deprezzamento degli immobili e un'impennata delle malattie cardiorespiratorie, dei tumori e delle malformazioni genetiche.


Davide Bono
consigliere regionale moVimento 5 stelle