DIOSSINA NO-LIMITS!
(testo del volantino distribuito a Torino ai partecipanti al Convegno europeo su Autorizzazione Integrata Ambientale)

Che fortuna!

Grazie alla Provincia ed ai non-limiti posti all’inquinamento dell’Acciaieria Beltrame con l’A.I.A. del 18.07.2006, oggi in Valle di Susa possiamo ammalarci a norma di legge.

Autorizzando la Beltrame a emettere 4,56 grammi di diossina all’anno - quanto emetteva anche prima del provvedimento e cioè come le tutte le acciaierie di Germania e Svezia messe insieme (dato APAT 2003) - l’Assessorato alla qualità dell’aria ha, di fatto, autorizzato molte forme di cancro e di linfomi.
Ha autorizzato l’endometriosi e le malformazioni fetali.
Ha autorizzato le mamme che allattano i loro bambini a trasmettergli diossina e pcb, con un pizzico di metalli pesanti.

La situazione ambientale e sanitaria è grave.
Alcune aziende agricole sono state chiuse dall’ASL.
E, tanto per la cronaca, sulla Beltrame è in corso un’indagine penale della Procura della Repubblica di Torino.

Si poteva porre un limite a tutto questo?
Si poteva. E si doveva. Applicando le direttive europee, e concedendo l’Autorizzazione Ambientale Integrata solo a patto di una drastica riduzione delle emissioni inquinanti, con l’utilizzo delle migliori tecniche disponibili (come da regolamento UE)

Ma non è stato così.

La Provincia ha perso un’importante occasione di fare il suo dovere: tutelare un territorio e i suoi abitanti. Ha però ottenuto un brillante risultato: scavare un solco sempre più profondo tra cittadini e istituzioni.
Complimenti!

29.10.2007
comitato emissionizero