Comunicato stampa di
Vittorio Agnoletto
Il
Commissario Antonio Tajani risponde ad un’interrogazione di Agnoletto
TAV, LA
COMMISSIONE EUROPEA AMMETTE: ITALIA FINO AD ORA INADEMPIENTE.
IL
CONTRIBUTO FINANZIARIO DELL’UE POTREBBE ESSERE RIDOTTO O ANNULLATO
Milano, 25 marzo 2009 – «La
Commissione Europea ammette che l’Italia non ha ultimato le procedure in
materia ambientale necessarie per accedere ai contributi europei per la
Torino-Lione» dichiara Vittorio Agnoletto, eurodeputato Prc/Sinistra europea,
commentando la risposta del commissario Tajani, arrivata pochi giorni fa, ad
una sua interrogazione parlamentare sulla Tav.
«Nel caso in cui le procedure in
materia ambientale non siano interamente ultimate al momento della selezione,
come avviene per la tratta italiana della Lione-Torino, – si legge
nel testo della risposta di Tajani – si inserisce nella decisione di
finanziamento una forte condizionalità intesa a vincolare l’inizio dei lavori».
Ciò significa che i finanziamenti
sono erogati solo se si rispettano in toto le normative europee in materia di
ambiente, cosa che l’Italia non ha ancora fatto. In caso contrario, «La
Commissione - scrive Tajani, rispondendo
all'interrogazione - si riserva quindi il diritto di applicare misure di
sospensione, riduzione o annullamento del contributo finanziario
comunitario...». Proprio la possibilità di applicare queste misure se
l’Italia continuerà a non adempiere ai suoi obblighi era al centro di un altro
documento ufficiale firmato da Tajani.
In una sua lettera inviata lo
scorso dicembre al sottoscritto, il commissario aveva infatti dichiarato che
«La Commissione si riserva il diritto di applicare le misure di cui
all'articolo III.4 (sospensione, riduzione o annullamento della sovvenzione)
nel caso in cui il beneficiario non trasmetta alla Commissione la
documentazione completa prescritta dalla direttiva 85/337/CEE concernente la
valutazione d'impatto ambientale»: peccato che ancora non esista alcuna
valutazione d'impatto ambientale! Tajani dichiarò anche che «La concessione
dell'aiuto finanziario è subordinata al rispetto della Normativa ambientale, in
particolare delle disposizioni contenute nelle direttiva VIA, VAS (valutazione
ambientale strategica), Natura e "acque".
Le valutazioni obbligatorie devono
essere debitamente completate e approvate dall'autorità competente secondo la
legislazione nazionale prima dell'inizio dell'intervento fisico».
Questi sono quindi i dettami
dell’Unione Europea che smentiscono i proclami di Berlusconi sull'inizio in
tempi brevi dei lavori; ma non mi stupirei se Berlusconi e Tajani, grandi
alleati politici, trovassero una soluzione per aggirare in qualche modo le
direttive Ue…Da parte mia continuerò a controllare il rispetto degli obblighi
ambientali stabiliti dall'Europa, in stretto contatto
con il movimento NO TAV che continua ad opporsi ad un'opera inutile e dannosa,
che va comunque evitata».