DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
30 marzo 2004
OGGETTO: VARIAZIONI / INTEGRAZIONI RICHIESTE DALLA REGIONE PIEMONTE CON DGR
N. 68-10051 DEL 21/07/2003, AL PROGETTO PRELIMINARE RELATIVO AL NODO URBANO
DI TORINO, POTENZIAMENTO LINEA BUSSOLENO - TORINO E CINTURA MERCI, GIÀ
PUBBLICATO IL 10/03/2003 - ESPRESSIONE DI PARERE.
Proposta dell'Assessore Sestero.
In data 10/03/2003 ITALFERR S.p.A., sita in Via Marsala n. 53/67 – 00185
Roma, in nome e per conto di RFI – Rete Ferroviaria Italiana aveva depositato
il Progetto Preliminare e lo Studio di Impatto Ambientale del Progetto di potenziamento
della tratta Bussoleno – Torino e cintura merci del nodo di Torino presso
il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai sensi dell’art. 3c.1
del D.Lgs 20/08/02 n. 190, e presso il Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio, presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali
e presso la Regione Piemonte per la pubblica consultazione ai sensi dell’art.
6 della Legge 8/07/86 n. 349.
Il progetto consiste nella realizzazione di una linea ferroviaria da realizzarsi
secondo gli standard europei lunga complessivamente 43,8 km e un elettrodotto
a 132 kV della lunghezza di 20 km.
L’infrastruttura interessa anche il territorio di Torino.
La nuova infrastruttura, si inquadra nell’ambito del programma delle infrastrutture
strategiche di preminente interesse nazionale approvato con deliberazione n.
121 CIPE del 21/12/01 in ottemperanza alla Legge 443/01 e del D. Lgs 190/02.
Nel programma al punto sottosistema plurimodale padano, sistemi ferroviari sono
inseriti: l’Asse ferroviario sull’itinerario del corridoio 5 Lione-Kiev
(Torino -Trieste) e la gronda ferroviaria merci nord Torino;
In data 16/04/03 la Regione Piemonte aveva indetto una Conferenza dei Servizi,
ai sensi dell’art. 18 della L.R. 40/98, al fine di poter esprimere il
parere previsto dall’art. 6 della Legge 349/86 dovuto al Ministero dell’Ambiente,
quale parte integrante e condizione necessaria del procedimento autorizzatorio,
alla quale aveva convocato il Comune di Torino tra i soggetti pubblici interessati;
Il Consiglio Comunale della Città di Torino aveva già approvato
in data 17/03/03 un Ordine del Giorno sull”Alta Capacità Ferroviaria”
che definisce gli indirizzi su tale infrastruttura;
La Giunta Comunale aveva espresso il parere da rendere in sede della Conferenza
di Servizi con deliberazione del 15 maggio 2003 (mecc. 200303631/006); in detta
deliberazione il parere risulta così articolato:
- devono essere particolarmente approfonditi sia per la fase di costruzione,
sia di esercizio i seguenti temi ambientali: impatto acustico; cantieri e gestione
inerti; paesaggio; risorse idriche; ecosistemi; - suolo e sottosuolo; devono
essere inoltre approfondite le possibilità di efficaci connessioni;
- in particolare si ritiene che l’interconnessione di Caprie sia troppo
distante dall’area torinese e debba pertanto essere sostituita con analogo
collegamento, ad esempio lungo il tracciato di corso Marche, che costituisca
possibilità di introdurre i treni passeggeri alle stazioni di Torino
ed i treni merci allo scalo di Orbassano, utilizzando un tratto ben più
significativo della linea veloce in luogo di quella storica;
inoltre si ritiene che parte del tracciato compreso nei Comuni di Torino e di
Venaria Reale possa essere ricollocato a sud della tangenziale.
A seguito della Conferenza di Servizi, conclusa in data 16 maggio 2003, la Regione
Piemonte ha richiesto variazioni al progetto con deliberazione 68-10051 del
21 luglio 2003; detta deliberazione ripropone tra l’altro le richieste
contenute nella deliberazione del Comune di Torino; in particolare, relativamente
al tracciato dell’opera la Regione Piemonte indica la necessità
di:
- eliminazione dell’interconnessione di Caprie;
- predisposizione di una interconnessione lungo l’asse di Corso Marche
di Torino per il collegamento dello scalo di Orbassano alla Gronda;
- individuazione nel Comune di Pianezza di un tracciato traslato a Nord rispetto
all’attuale linea;
- individuazione di un tracciato che affianchi a Sud la Tangenziale di Torino;
- individuazione di un tracciato alternativo per l’elettrodotto Piossasco
- Pianezza;
- realizzazione di un collegamento lato Settimo fra la linea di Gronda e la
linea storica Torino - Chivasso - Casale;
In data 9/12/03 Italferr S.p.A. ha trasmesso al Comune di Torino lo stralcio
del Progetto Preliminare modificato secondo richieste della deliberazione della
Regione Piemonte n. 68 del 21/07/2003.
In data 10/12/2003 ITALFERR S.p.A, in nome e per conto di RFI – Rete ferroviaria
Italiana ha comunicato la pubblicazione del Progetto Preliminare e relativo
Studio di Impatto Ambientale delle Variazioni / Integrazioni richieste dalla
Regione Piemonte con DGR n. 68-10051 del 21/07/2003, al Progetto Preliminare
relativo al Nodo urbano di Torino, Potenziamento linea Bussoleno – Torino
e cintura merci, già pubblicato il 10/03/2003, ai fini della procedura
di VIA.
In data 26/02/2004 la Regione Piemonte ha indetto una Conferenza di Servizi,
ai sensi dell’art. 18 della L.R. 40/98, al fine di poter esprimere il
parere previsto dall’art. 6 della Legge 349/86 dovuto al Ministero dell’Ambiente,
quale parte integrante e condizione necessaria del procedimento autorizzatorio,
alla quale ha convocato il Comune di Torino, tra i Soggetti pubblici interessati.
Dall’analisi del tracciato in prossimità del Comune di Torino si
evidenziano le seguenti indicazioni.
La tratta Settimo Torinese – Bruzolo ha inizio in prossimità dell’area
urbana dell’abitato di Settimo allacciandosi alla nuova linea A.C. Torino
– Milano che in questo tratto prevede l’ingresso nel nodo di Torino.
Il tracciato della nuova Torino Lione si presenta quindi nel tratto iniziale
con uno sfiocco dei due rami di interconnessione dai corrispondenti binari di
corsa della linea Torino – Milano. Questi rami, in posizione laterale
e con percorso in discesa, tale da consentire al binario pari una quota congruente
al sottopassaggio della linea Torino – Milano, presentano un tracciato
in galleria artificiale, in doppia canna separata, che inizia dal km 1+057,4
e prosegue con una curva in direzione sud-ovest verso Torino, fino al km 2+648;
in prossimità di tale progressiva avviene l’innesto della interconnessione
proveniente dalla linea storica. Questa presenta, a partire dal suo sfiocco
a raso dalla linea storica, un iniziale tratto in trincea prima di introdursi
in galleria artificiale, a canne separate, per incrociare in diagonale rispettivamente,
l’interconnessione della linea AC Torino – Milano sulla linea storica,
l’Autostrada A4, e infine i binari della AC in oggetto con modalità
a raso per il binario pari ed a “salto di montone” per il binario
dispari.
I binari della “Gronda merci” proseguono quindi in galleria naturale
fino al km 4+400 sempre in canne separate. Segue un tratto di galleria artificiale
fino al km 4+950. il percorso continua in trincea fino al km 6+580 per immettersi
nuovamente in galleria artificiale, a canna singola, dal km 7+150 al km7+185
al fine di sottopassare la Tangenziale Nord ed immettersi a sud di questa in
stretto affiancamento restando poi in trincea fino all’attraversamento
del fiume Stura, che avviene in viadotto tra il km 8+399 ed il km 8+665.
Successivamente, dopo un tratto di circa 550 m in trincea, la nuova linea si
immette nuovamente in galleria artificiale, in doppia canna a setto centrale
fino al km 12+120 attraversando con la parte terminale, in curva verso nord,
nuovamente la Tangenziale Nord, dopo aver superato il Comune di Venaria. Segue
un tratto di circa 1200 m in trincea, prima di un nuovo tratto in galleria artificiale
tra il km 13+363 ed il km 14+339, galleria questa che presenta anche la predisposizione
dell’interconnessione lungo Corso Marche con la linea storica.
Le modifiche più consistenti rispetto al tracciato del primitivo progetto
preliminare sono le seguenti:
- eliminazione dell’interconnessione con la linea storica nel Comune di
Caprie;
- predisposizione dell’interconnessione lungo Corso Marche;
- traslazione del tracciato a sud della Tangenziale tra le progressive km 7
a km 12 circa, in corrispondenza di Strada Bellacomba e Savonera.
Si rilevano le seguenti principali interferenze sulla viabilità nel territorio
comunale o comunque prossime allo stesso: Autostrada Torino – Milano,
svincoli di collegamento alla Tangenziale e Tangenziale stessa (in tre punti),
Strada Courgnè, Raccordo Autostradale per Caselle, Strada del Villaretto,
Strada Bellacomba, Strada dell’Aeroporto, Strada Lanzo.
Queste ultime due strade, a motivo della vicinanza con il ponte sul torrente
Stura saranno interessate da una sopraelevazione.
E’ stato identificato un sito di cava e stoccaggio in prossimità
di Strada Bellacomba (lato ovest) a sud della Tangenziale, nelle cave già
autorizzate a Betonrossi S.p.A, e Bresciani Bruno S.r.l, oltre un’area
in coerenza alle sopra descritte aree e in fregio alla Tangenziale.
E’ inoltre prevista un’area di cantiere operativo e campo base sui
lati di Strada Courgnè, in prossimità ed a nord del confine comunale.
Dal punto di vista infrastrutturale, la sola predisposizione dell’interconnessione
di Corso Marche in luogo della sua realizzazione contemporanea alla Gronda AC,
implica, le seguenti criticità:
- esclusione dello Scalo di Orbassano dal sistema ferroviario previsto;
- esclusione delle stazioni passeggeri di Torino dal sistema ferroviario previsto;
Si ribadisce quindi la necessità della sopra indicata connessione di
Corso Marche, indispensabile per favorire il transito dei treni passeggeri a
Porta Susa, quale stazione dell’alta Velocità, nonché per
il collegamento allo Scalo Orbassano
Si ritiene inoltre opportuno salvaguardare un corridoio per il collegamento
dalla Stazione “Stura” e la Gronda AC, collocato a nord del torrente
Stura, per garantire comunque in ogni ipotesi di esercizio futura un collegamento
diretto dei treni passeggeri transitanti sulla linea AC ad una stazione cittadina.
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA COMUNALE
Visto che ai sensi dell’art. 48 del Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento
degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie
tutti gli atti rientranti, ai sensi dell’art. 107, commi 1 e 2 del medesimo
Testo Unico, nelle funzioni degli organi di governo che non siano riservati
dalla Legge al Consiglio Comunale e che non ricadano nelle competenze, previste
dalle leggi o dallo Statuto, del Sindaco o degli organi di decentramento;
Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sella regolarità tecnica;
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile,
in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
D E L I B E R A
1. di esprimere, per i motivi in narrativa e sulla base dell’Ordine del
Giorno approvato dal Consiglio Comunale, nonché sulla base della deliberazione
del 15 maggio 2003 (mecc. 200303631/006) relativamente alle “Variazioni
/ Integrazioni richieste dalla Regione Piemonte con DGR n. 68-10051 del 21/07/2003,
al Progetto Preliminare relativo al Nodo urbano di Torino, Potenziamento linea
Bussoleno – Torino e cintura merci” (per la parte che interessa
il territorio cittadino) il parere articolato nei seguenti punti:
- la semplice predisposizione della connessione di Corso Marche, in luogo della
sua completa realizzazione contestualmente alla Gronda AC, non è sufficiente,
in quanto condizione indispensabile ed indifferibile per favorire il transito
dei treni passeggeri a Porta Susa, quale stazione dell’alta Velocità,
nonché per il collegamento allo Scalo Orbassano;
- si ritiene opportuno salvaguardare un corridoio per il collegamento dalla
Stazione “Stura” e la Gronda AC, collocato a nord del torrente Stura,
per garantire comunque in ogni ipotesi di esercizio futura un collegamento diretto
dei treni passeggeri transitanti sulla linea AC ad una stazione cittadina;
- si ritiene necessario, al fine di migliorare l’inserimento ambientale,
verificare la possibilità di sostituire il tratto di trincea tra le progressive
km 4+940 a km 6+580, con galleria artificiale, ovvero interventi di mitigazione
ambientale;
2. di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 4° comma Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.