1.10.2003 - Loyola de Palacio come Ponzio Pilato
Sulle Reti Transeuropee di trasporto la Commissione se ne lava le mani
Monica Frassoni, co-presidente del gruppo dei
Verdi/ALE ha duramente reagito alle proposte della Commissione europea di oggi
in merito alle priorità delle Reti transeuropee di Trasporto (TENs):
"Siamo scandalizzati che la Commissione abbia deciso di lavarsi le mani
per quanto riguarda le priorità sulle reti transeuropee di trasporto,
lasciando agli Stati membri la responsabilità di decidere se realizzare
o meno i progetti proposti dal gruppo di lavoro Van Miert e di valutare il loro
impatto economico, sociale e ambientale. Sono sorpresa che il Presidente Prodi
e la Commissaria Wallström, insieme alla maggioranza della Commissione,
abbiano avvallato passivamente questo vero e proprio colpo di mano della Commissaria
De Palacio. La lista Van Miert é un’accozzaglia di progetti frutto
di mercanteggiamenti e pressioni dei governi degli Stati nazionali, che, per
ammissione dello stesso Van Miert, non ha affatto tenuto conto dell’interesse
generale del "sistema" Europa. È chiaro che demandando agli
stati membri ogni decisione sulla valutazione d’impatto strategica di
tali progetti, la Commissione viene meno alle sue responsabilità in quanto
guardiana dell’interesse europeo e favorisce la rinazionalizzazione delle
politiche di trasporto e di coesione. Oggi è davvero un giorno nero
per l’Unione europea."
Dopo la pubblicazione del rapporto Van Miert, a fine giugno, la Commissione aveva annunciato che avrebbe dato "a tutti i gli interessati la possibilità di comunicare per iscritto le proprie osservazioni e preoccupazioni relative alla revisione delle Reti Transeuropee di Trasporto (TEN-T)" invitando a inviare per iscritto i propri commenti al Rapporto Van Miert entro il 10 settembre 2003".
A questo proposito Monica Frassoni ha così
commentato:
"È scandaloso come la Commissaria De Palacio abbia sostanzialmente
truffato i cittadini europei con una consultazione pubblica assolutamente fasulla.
E’ evidente che in meno di tre settimane non solo la Commissione non ha
tenuto conto delle osservazioni ricevute, ma non ha nemmeno avuto tempo di leggerle:
non aveva peraltro alcun interesse a farlo, dato che il documento approvato
oggi era già pronto da tempo!"
"In Parlamento e fuori noi daremo ovviamente battaglia, dato che la lista
dei progetti deve essere approvata dal Parlamento. Ma resta il fatto che oggi
la Commissione si é resa responsabile di un vero e proprio tradimento
verso coloro che ancora credono che l’Europa può in qualche modo
arginare gli interessi particolari e le velleità faraoniche dei governi
nazionali.
Il Parlamento aveva chiesto che la Commissione facesse una valutazione d’impatto
strategica sui piani TEN prima di finanziarli, e molte associazioni e cittadini
hanno inviato osservazioni al documento Van Miert. Viene quindi da chiedersi:
perché nonostante tutto ciò una tale fretta nell’adottare
la "lista Van Miert" in largo anticipo sui tempi previsti??"
E’ inaccettabile che la Commissione abbia semplicemente cancellato la
decisione del Consiglio europeo di Göteborg di disgiungere la crescita
economica da quella dei trasporti e che anche la proposta di Chirac e Schröder,
a Berlino il 18 settembre, di considerare una gestione intelligente (infrastrutture
"morbide") per il trasporto su strada, ferrovia e vie d’acqua,
come un inizio per una politica europea dei trasporti, sia stata completamente
ignorata dalla Commissione.
La Commissione sposa cosi l’llusione del Ministro Lunardi: per crescere
serve nuovo cemento. Eppure le alternative esistono. Per rendere l’Europa
più credibile in materia di sviluppo e lavoro sostenibili, i grossi fondi
europei non devono andare solo alle grandi infrastrutture ma in maniera complementare
alla gestione sostenibile delle risorse naturali, sviluppo delle PMI, sistemi
energetici sostenibili, ricerca e formazione nelle risorse umane. "