Appuntamento a Chambery
Ancora una volta il grande centro polivalente è strapieno: non sono ancora le 21 e a fatica si riesce ad entrare, ormai solo nell'atrio: di posti a sedere non se ne parla, chi arriva ora è già tanto se riesce a sentire qualcosa. Ma quanti saremo, 1000? Una "normale" assemblea di questi tempi a Bussoleno, insomma; a due giorni dal capodanno di Venaus, pochi chilometri più a monte, dove abbiamo festeggiato in 10000. Eppure questa sera non c'è da brindare, non c'è lo spumante e il panettone: c'è da capire perchè è bene andare a Chambery tra 4 giorni, sabato 7 Gennaio 2006.
Lo spiegano
3 ragazzi appena arrivati da Chambery, con il TGV fino a Oulx, poi qualcuno
è andato a prenderli per portarli a Bussoleno. Perchè in TGV?
Perchè non ci sono più treni dalla Francia, se non pochi TGV,
prendere o lasciare. E pensare che in TV sentiamo continuamente parlare di folle
di passeggeri che valicano in continuazione il confine su una linea ferroviaria
ormai al collasso ... Beh, lasciamo perdere, parliamo di cose serie e torniamo
all'assemblea.
Dunque, questi 3 francesi del Collectif Rhône Alpin Contre le Lyon Turin
raccontano della manifestazione che hanno promosso a Chambery insieme a un sindacato
di base dei ferrovieri. Abituati come siamo dalle nostre parti a manifestazioni
promosse da una lista di sigle conosciute che riempiono due pagine non sono
in pochi quelli che storcono la bocca sentendo che a promuove una manifestazione
contro la TAV Torino-Lione è un piccolo gruppetto mentre grandi associazioni,
sindacati, partiti non si pronunciano... Ma sappiamo bene, e i tre francesi
ce lo ricordano, che la storia dell'opposizione al TAV in Valle Susa è
ben diversa da quella d'oltralpe. Per semplificare loro sono "indietro"
di 15 anni, hanno il TGV che viaggia in Francia dal 1981 e ... per la Torino
Lione sono vittime della stessa disinformazione e delle stesse bugie raccontate
dalle nostre parti. Ma incominciano ad accorgersene, cominciano a capire che
forse i TIR non si toglieranno magicamente dalle strade della Maurienne, che
le stazioni soppresse e abbandonate nella loro valle sono l'altra faccia della
medaglia, che... Insomma sta nascendo oggi un'opposizione che fa proprie le
nostre motivazioni, che vuole far capire a tutti i cittadini le ragioni dell'opposizione,
che va aiutata a crescere, e non importa se a Chambery questa volta rischiano
di esserci più valsusini che francesi. .
E l'assemblea comprende, e condivide, e capisce che sarà una manifestazione
pacifica, comunicativa, che porterà oltre confine il nostro modo di farci
capire, e il consenso crescerà... Chi interviene dice che da noi è
cresciuta una lotta fondata sulla sovranità popolare, e i sindaci a seguire,
e anche i sindaci francesi hanno qualcosa da imparare, e uscirà a breve
un giornale NO-TAV che si chiamerà "Sarà dura" e sarà
scritto anche in francese, e dobbiamo saldare la nostra lotta anche con la protesta
dei nostri pendolari...
Mancano ormai tre giorni a sabato, molti pullman sono già prenotati,
altri se ne stanno prenotando: e sulla strada da Modane a Chambery faranno sosta
nelle cittadine della Maurienne e saranno distribuiti volantini (in francese,
naturalmente) per spiegare le ragioni del NO alla nuova linea TAV Torino-Lyon.
Bussoleno, 3 Gennaio 2006