La Tav avanza, il consenso no
Realizzati
25 carotaggi su 91 - Resta la scadenza di fine giugno per il preliminare
di Maria Chiara Voci da Il sole 24 ore del 28/4/10
– ins. Nordovest pag. 9
Otto tavoli di lavoro, aperti a tutti, per sciogliere i nodi sul tracciato della futura linea ferroviaria Torino-Lione. Mentre procede la stesura del preliminare, che dovrà essere pronto entro fine giugno ed è affidato a un gruppo di progettisti incaricati con gara da Ltf e in-house da Rfì, l'Osservatorio di Mario Virano, investito dal Governo di un ruolo di governance, cerca di mettere a fuoco, partendo dal confronto con il territorio, i problemi e le soluzioni per lo sviluppo della nuova linea nei punti più delicati del corridoio. Una sorta di pre-valutazione di impatto della linea, anche in termini di opportunità, cui partecipano non solo i tecnici, ma direttamente le amministrazioni locali.
I nodi all'esame sono
cinque: Chiomonte e la discenderia esplorativa della Maddalena, con i
problemi connessi allo smaltimento dei materiali di scavo e alla gestione della
sicurezza nella futura galleria; Susa con il tunnel di base, la stazione
internazionale e la logistica; Buttigliera come punto di interconnessione fra
la Tav e la linea storica e terminal per la metropolitana di valle; Orbassano,
con il tema della logistica (che sarà oggetto di un convegno ad hoc organizzato
con il Comitato Transpadana); e Settimo come punto di ricongiunzione con la
Tav verso Milano. Superata l'ipotesi del corridoio multi-modale (autostrada più
ferrovia) di corso Marche, la gronda merci attraverserà Torino, secondo
l'ultima ipotesi di Rfì, con una galleria sotterranea di circa 19 chilometri,
profonda oltre 50 metri, sotto il letto della Stura e della Dora, slegata
dalle infrastrutture di superficie, compresa la tangenziale dove Ativa potrà
iniziare i lavori per la quarta corsia.
A questi tavoli, se ne
aggiungono altri tre, a cui, in maniera orizzontale e per l'intero tracciato,
sono affidati l'esame del modello di esercizio, cioè degli aspetti gestionali
della linea e i suoi effetti sulla ferrovia storica, l'analisi costi-benefici
e l'analisi multicriteria, validata proprio ieri dall'Osservatorio. «Ai
tavoli - spiega Virano - partecipano non solo Ltf o Rfì e i
rappresentanti tecnici dell'Osservatorio, ma anche degli amministratori locali
e di tutti i soggetti utili. Il rammarico è che per alcuni comuni (vedi
Avigliana, Sant'Ambrogio e Chiusa San Michele) gli amministratori abbiano
deciso di autoescludersi. Proprio su questi tenitori l'Osservatorio porrà
ancora più attenzione».
Intanto si è
interrotta, per motivi di sicurezza dovuti alla concomitanza con le elezioni
regionali e la Sindone, la campagna dei carotaggi esplorativi. Finora ne sono
stati realizzati 25 su 91: man mano che procede la progettazione,
potrebbe cambiare il piano in funzione delle reali necessità del tracciato.
L'Osservatorio ha inoltre avviato l'esame sul progetto (già approvato nel
2009) e sullo studio di impatto ambientale della discenderia della Maddalena.
Nelle prossime settimane, Ltf potrà trasmettere al ministero dell'Ambiente la
documentazione per l'avvio dell'iter di Via, che richiederà circa 6 mesi. I lavori
del tunnel esplorativo sono attesi a inizio 2011. Virano ha già incontrato il
presidente della Regione, Roberto Cota che ha confermato attenzione ai
territori: il 21 maggio è in calendario il primo incontro tra i sindaci e il
neogovernatore. Per il progetto della Torino-Lione, entro giugno sarà pronto
il preliminare da sottoporre a Via. L'elaborazione del definitivo occuperà
tutto il 2011; il 2012 sarà dedicato all'esame ambientale e alle autorizzazioni.
I cantieri a fine 2013.