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comunicato stampa
IL
SINCOBAS CONTRO LA TAV:
FERMARE
LO SCEMPIO AMBIENTALE,
RISPETTARE
LA VOLONTÀ DELL’INTERA COMUNITÀ!
La cesura tra la popolazione
della Val di Susa e l’intero “ceto politico” rappresenta in questo momento in
modo emblematico la portata della crisi democratica in corso nel
Paese.
Infatti, si sono espressi
contro la lotta dei comitati anti-TAV i partiti di governo, gran parte di quelli
d’opposizione e i sindacati confederali in blocco, con la sola eccezione della
FIOM: sembra che nessuno sia più in grado di rappresentare né la cittadinanza,
né lavoratrici e lavoratori.
La lotta contro la TAV è
invece esemplare per partecipazione, coinvolgimento dal basso, capillarità del
dibattito: dovrebbe essere accolta dalle istituzioni e dalle forze politiche e
sociali con il rispetto dovuto a un grande processo democratico, mentre queste
si sono distinte per l’esemplare sordità alla richiesta inequivocabile e unanime
che viene da tutta la Valle: no TAV.
Tentativi
di criminalizzazione, manganelli contro manifestanti inermi, stato di emergenza
nell’intera vallata, arrivando perfino a negare l’assistenza medica a un’anziana
cittadina perché il medico non è residente nel suo stesso
comune!
Sarebbe
questo lo “sviluppo” e il “benessere” della zona che le autorità promettono ai
suoi abitanti? Coprifuoco e scempio ambientale non sono “sviluppo” né
“benessere” e, del resto, è impensabile che l’intera popolazione della Val di
Susa non sia in grado di sapere né in diritto di decidere qual è il benessere
che vuole per sé.
A
completare l’opera mancava solo la Commissione nazionale di garanzia sul
diritto di sciopero, organismo il cui carattere diventa ogni giorno più
anticostituzionale: è di oggi la notizia che lo sciopero è stato dichiarato
illegittimo in base al principio di “rarefazione”, in quanto troppo vicino a
quello nazionale, tardivo e ambiguo, dei confederali: uno “sciopericchio” di
quattro ore che arriva troppo tardi per incidere sulla finanziaria e che in
compenso rivendica che si affretti lo scippo del TFR con l’avvio della
previdenza complementare, ma che alla fin fine è venuto utile al governo per
sanzionare e tentare di criminalizzare un’intera popolazione.
Il Sincobas chiede l’immediato ritiro
dell’ennesimo provvedimento illegittimo della Commissione di garanzia,
l’immediata revoca del coprifuoco nella Val di Susa e il ripristino delle
libertà individuali e della democrazia.
Il Sincobas ribadisce il proprio
impegno nella lotta contro lo scempio della Val di Susa e contro la TAV, esprime
la sua solidarietà alla popolazione e parteciperà e promuoverà tutte le
iniziative che si renderanno utili per fermare l’arroganza del governo e della
Commissione di garanzia.
Milano,
15 novembre 2005
Segreteria nazionale Sincobas
per contatti: Margherita Recaldini (cell. 349/4565968)