La
Delegazione piemontese del CNP (Comitato Nazionale del Paesaggio) esprime la
propria adesione alla manifestazione contro l’insediamento TAV in Val di Susa,
ribadendo inderogabile la necessità di tutelare il paesaggio valsusino,
il suo territorio e la società delle comunità esistenti.
Rifiuta
la strumentalizzazione che viene fatta, col tentativo di omologare questa
protesta alle azioni terroristiche, e la considera un attacco e una
provocazione, non tanto ad istituzioni e a persone, ma al movimento culturale
stesso, che è nato nei confronti di operazioni territoriali così invasive come
l’Alta Velocità, la cui utilità reale è sicuramente tutta da dimostrare.
Coglie
l’occasione per rivolgere un caloroso invito alle Istituzioni del territorio,
ad essere presenti con scelte programmatorie alternative, che permettano uno
sviluppo estensivo della Val Susa, e salvaguardino le caratteristiche
socio-culturali dell’area.
Esprime compiacimento nei confronti dei rappresentanti degli Enti Locali e del Presidente del Consiglio Provinciale, per il coraggio e la correttezza dimostrati, nell’azione di mediazione tra le opinioni.
Dichiara perplessità nei confronti dell’affermazione rilasciata dall’Assessore Regionale ai Trasporti , relativa a pericoli “gestibili o non” che potranno essere evidenziati dai sondaggi (sarebbe indispensabile richiedere a priori l’intervento diretto degli Enti istituzionalmente competenti, per scongiurare tali pericoli: ASL, Assessorato Regionale alla Sanità, Magistratura).