Mentre i cittadini della Val
di Susa protestano contro la realizzazione della TAV, quelli che vivono all’ingresso
del Tunnel del Monte Bianco continuano ad essere assediati dal passaggio di migliaia
di TIR al giorno.
Il limite giornaliero dei 1.000 TIR fissato dal Consiglio regionale della Regione
Autonoma Valle d’Aosta viene regolarmente superato e la qualità dell’aria
continua a peggiorare (www.arpa.vda.it ). La salute degli abitanti dei valichi
alpini è messa a rischio, in particolare dall’azione cancerogena
delle pm 10 e pm 2.5.
Nel frattempo la montagna si sgretola sotto i colpi del surriscaldamento del clima:
l’ultima vittima la storica parete del Dru. Proprio il primo alpinista che
riuscì a scalarla, Walter Bonatti, si era schierato pubblicamente contro
il ritorno dei TIR al Monte Bianco.
Non c’è più tempo da perdere. Serve da subito una nuova politica
dei trasporti rispettosa all’ambiente e dei diritti delle popolazioni locali,
primo fra tutti quello alla salute.
I principi di questa nuova politica devono essere:
- l’introduzione
di una tassa sul modello svizzero, che scoraggi il traffico delle merci su
gomma e finanzi un riequilibrio del trasporto merci su nave e treno. Attualmente,
circa il 30% dei TIR che circolano in Europa viaggiano vuoti !
- il potenziamento
delle linee ferroviarie esistenti. Se tutte e cinque le trasversali ferroviarie
che valicano le Alpi fossero efficacemente utilizzate, le capacità
di trasporto si attesterebbero sulle 150 mio Nt all'anno, il che corrisponde
ad un triplicamento del tonnellaggio oggi trasportato. E sarebbe superiore
al quantitativo complessivo, su gomma e su rotaia, che oggi attraversa l'arco
alpino (128 mio Nt tra il Moncenisio e Tarvisio). Gli investimenti e i tempi
a ciò necessari sarebbero incomparabilmente inferiori rispetto a quanto
richiesto dalla costruzione delle nuove trasversali alpine.
La Torino/Lione non risolverà
i nostri problemi. Gli abitanti delle valli del Monte Bianco vogliono respirare
oggi e non nel 2025 !
Chi promuove questo scempio non lo faccia in nostro nome.
I gruppi politico-finanziari che oggi spingono per la Torino/Lione non hanno
a cuore i problemi degli abitanti dei valichi alpini, ma solo il loro interesse
economico: negli stessi giorni in cui si discuteva della TAV, il Ministro Lunardi
tentava di far approvare alla Regione Valle d’Aosta un’intesa per
il raddoppio del Tunnel autostradale del Bianco !
Il 16 novembre saremo al fianco dei cittadini della Val di Susa, non solo per
spirito di solidarietà montanara, ma perché dalle Alpi prenda
vita una nuova politica dei trasporti.
Alexandre Glarey e Nora
Girardi - Coordinamento valdostano contro il ritorno dei TIR/Associazione per
la Difesa del Monte Bianco