TAV, SCONTRO SUSA-BUSSOLENO PER LA STAZIONE INTERNAZIONALE: “A NOI 10 ANNI DI CANTIERI E DISAGI, A LORO LA STAZIONE”
da Valsusaoggi del 03-03-2025
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SUSA – In merito alla decisione del sindaco Zoggia di commissionare uno studio sulla Stazione Internazionale Tav a Bussoleno, la Città di Susa interviene con un lungo comunicato in cui critica l’eventuale scelta di spostare la stazione a Bussoleno, e attacca il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.
Ecco il comunicato integrale del Comune di Susa:
“Rispetto a quanto apparso su alcuni giornali in data odierna ringraziamo fin da subito l’Assessore Regionale Bussalino che ha voluto confermare il progetto della Stazione Internazionale dell’Alta velocità a Susa, fulcro dell’opera ormai giunta alla fase esecutiva.
Per contro, di fronte alle dichiarazioni di Jacopo Suppo, siamo rimasti a dir poco allibiti: nell’articolo si legge infatti che il Vicepresidente della Città Metropolitana sostiene la tesi dello spostamento della Stazione Internazionale a Bussoleno, secondo i desiderata dell’attuale Sindaco del Comune Antonella Zoggia.
Il nostro sconcerto deriva dalla convinzione, forse ingenua, che il progetto di una linea ferroviaria internazionale, come di ogni altra grande opera pubblica, si basi su valutazioni di merito, che tengono presenti le esigenze territoriali e nazionali, al di là di chi occupa momentaneamente un incarico comunale, metropolitano, regionale o nazionale.
Sembrerebbe superfluo, ma a questo punto occorre sottolineare, che nelle varie sedi istituzionali di presentazione del progetto, si è sempre registrata la condivisione di tutti i Governi italiani di qualsiasi colore, della Regione Piemonte e della Città Metropolitana. Pertanto è motivato affermare che la Stazione Internazionale a Susa non sia stata decisa da Susa, bensì inserita, dopo attenta analisi territoriale, nel Comune segusino fin dall’inizio del progetto, oggi giunto alla fase esecutiva.
A tutela dei cittadini italiani vogliamo credere che gli investimenti fatti rispondano a valutazioni oggettive e fondate, non sensibili a cambi di bandiera, pressioni politiche di Partito o velleità di soggetti che, al di là della carica ricoperta oggi, quando si trattava di decidere i percorsi progettuali nulla hanno eccepito, limitandosi a partecipare a proteste o strizzare l’occhio ai Movimenti NO TAV.
Se tuttavia quanto crediamo debba valere per la Valle di Susa e per l’Italia intera fosse smentito, chiediamo a gran voce di rivedere l’intero progetto ferroviario, poiché sarebbe intollerabile lasciare che Susa sostenga dieci anni di cantieri e di disagi gravi e che Bussoleno benefici della Stazione Internazionale.
A ragione, in questo folle caso, esigiamo che sia rivista l’intera Linea Ferroviaria e che il tunnel esca a Bussoleno, sede a quel punto di tutta la relativa cantieristica! Per altro da un po’ di tempo a questa parte siamo anche preoccupati che la curiosa ipotesi di spostamento della stazione (neanche fosse una fioriera) nasconda in realtà la volontà di evitare qualsiasi fermata in Valle di Susa isolandola drammaticamente.
Tesi a cui si collega, in alcuni ambiti politici e secondo quanto riportato nell’articolo, la proposta di annullare definitivamente il progetto del tunnel dell’Orsiera e spostare per sempre i treni ad alta velocità sulla linea storica da Bussoleno in giù. Tale scelta risulterebbe pazzesca per il servizio ferroviario locale, poiché i treni ad alta velocità e alta capacità, con priorità assoluta, si affiancherebbero a quelli locali, regionali, trasporto merci di qualunque genere, determinando gravissime penalità su una linea che già oggi ha seri problemi di trasporto, aggravati dal fatto che in più casi i binari passano in mezzo ai paesi.
Evidenziamo come questa posizione, che viene sostenuta tardivamente e strumentalmente in nome di un falso risparmio per il Governo, avrebbe nel tempo conseguenze drammatiche e inaccettabili per tutti i cittadini della Valle.
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