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Comunicato del Movimento No Tav: non accetteremo l'occupazione militare di Susa

19 ottobre 2024

 

Il Movimento No Tav ed i proprietari del terreno sito in località San Giuliano di Susa, denunciano con sgomento l’usurpazione di diritti inalienabili di cittadine e cittadini.

 

Tale terreno oggetto di esproprio per la realizzazione di un’opera mostruosa, inutile e distruttrice era vissuto da mesi dai proprietari come luogo di incontro, di socialità e di discussione sul come poter far rispettare la regolarità delle procedure di esproprio ed eventualmente opporsi alle stesse, attraverso una pacifica resistenza volta a salvaguardare il territorio e la cittadinanza dalle terribili conseguenze che una eventuale cantierizzazione porterebbe a Susa e ai paesi vicini.

 

Prima ancora che le procedure di esproprio fossero terminate e quindi in pieno diritto di stare nella loro proprietà, a notte fonda, qualche centinaio di persone che erano presenti in loco, sono state attaccate con sproporzionata violenza e cacciate dai loro terreni a colpi di lacrimogeni.

 

Tutta la zona è stata militarizzata ed è stata chiusa la statale per diversi giorni causando disagi fortissimi alla popolazione.

 

Questo modo di procedere dimostra quanto la Valle di Susa sia vista dallo Stato come terreno di conquista in cui non valgono più i principi di giustizia e a questo punto nemmeno di legalità. Lo Stato intende impedire il dissenso senza preoccuparsi del fatto che molte imprese che distruggeranno la Valle sono colluse con la criminalità organizzata e nello schema che si ripropone ormai da tempo, le forze dell’ordine sono impiegate a garantire l’impunità dai crimini ambientali che compiono e gli enormi guadagni di queste imprese colluse, mediante la violenza di Stato e la repressione praticata sulla cittadinanza che resiste a difesa della propria vita e del proprio futuro.

 

Possiamo pensarla come si vuole su Tav, ma cedere di fronte al sopruso vorrebbe dire rinunciare alla propria dignità e alla propria libertà di autodeterminazione.

 

I proprietari di quel terreno, non riconoscono la validità della procedura di esproprio e per questo, salvo una piccola delegazione decisa insieme, non si sono presentati ma bensì adiranno le vie legali perché ritengono che quel terreno, trasformato in fortino militare, sia ancora legittimamente in loro possesso e utilizzabile.

 

Tutto il Movimento No Tav sarà al loro fianco per rivendicare i loro diritti ogni giorno e ogni momento.

 

Il Movimento riterrà Telt autrice di furto nel caso spostasse o continuasse a rovinare le strutture mobili e le suppellettili che stanno su quel terreno e respinge le pelose profferte di Telt di aiuto per il loro spostamento.

 

Il Movimento No Tav:

 

  • non accetta un comportamento basato su minacce di rappresaglie sulla cittadinanza. Le strade e i disagi derivano da scelte politiche la cui realizzazione è lasciata in mano all’azione militaresca delle forze dell’ordine che per loro stessa natura agiscono contesti di guerra e non di confronto;

 

  • mette in guardia la cittadinanza sul fatto che tutti i disagi derivano e deriveranno da scelte scellerate di interessi lontanissimi dal reale benessere collettivo;

 

  • chiede che mai più ci si permetta di interrompere la mobilità per e da Susa e che soprattutto ciò non sia mai più narrato come se fosse un intervento a garanzia dell’ordine pubblico (i ricatti e le rappresaglie riportano a ricordi di tragici momenti di occupazione e di guerra);

 

  • chiede che l’amministrazione comunale si faccia urgentemente carico di raccontare in pubblico incontro quali saranno le conseguenze degli eventuali cantieri così che la popolazione di Susa possa rendersi conto di quali disastri dovrà affrontare in cambio delle classiche quattro lenticchie di compensazione;

 

  • denuncia una volta di più come lo Stato spenda centinaia di migliaia di euro per organizzare farse come quella vista a Susa a favore degli interessi di grandi imprese private mentre nega i fondi per rafforzare le strutture ospedaliere, migliorare il servizio ferroviario locale, intervenire sul dissesto geologico, migliorare i servizi scolastici e molte altre cose ancora a favore della popolazione che porterebbero anche una quantità di posti di lavoro di gran lunga superiore al tav e di tutt’altra qualità;

 

  • ribadisce la volontà, in qualità di cittadine e cittadini, di continuare a presidiare la zona per una difesa del territorio e della popolazione di Susa e della Valle e invita tutte e tutti a vigilare e a battersi per il presente e per il futuro.

 

La violenza la pratica chi spara, occupa e mette barriere non chi si oppone con il proprio corpo e le proprie idee. E allora diciamo in modo determinato che tutte e tutti insieme rifiutiamo questa occupazione militare e questa distruzione annunciata e che da quel territorio non ci faremo di certo cacciare.

 

Contro la devastazione, l’impoverimento, l’eliminazione delle vocazioni territoriali, per difendere la salute, la scuola, il territorio e la nostra vita, per un lavoro pulito e non distruttivo e mortifero :

 

C’eravamo, ci siamo e ci saremo … sempre un minuto in più degli affaristi, degli eserciti, dei mafiosi e dei collusi con i devastatori.