No-Tav liberano in aria i fogli di via della questura appesi ai pallonciniLa protesta nel piazzale di San Didero: «Contestiamo l’uso politico di questi provvedimenti. Si volevano colpire solo gli organizzatori del Festival ad Alta Felicità, abbiamo dimostrato che i destinatari in alcuni casi non erano nemmeno presenti in valle rispetto agli episodi contestati»
di Francesco Falcone da La Stampa del 03-02-2024 - edizione di Torino https://www.lastampa.it/torino/2024/02/03/news/no_tav_fogli_di_via_palloncini_san_didero-14042901/
Mi denunceranno per averlo violato, ma io oggi sono qui perché contesto l'uso politico dei fogli di via emessi dalla questura e rivendico il mio diritto di esprimere il dissenso contro un'opera inutile» annuncia Luigi Casel, storico attivista del movimento No-Tav, durante la manifestazione inscenata stamattina sul piazzale del presidio No-Tav di San Didero per contestare i provvedimenti emessi in queste settimane all'indirizzo di una cinquantina di esponenti dei movimenti contrario alla Torino-Lione.
Insieme a Casel, sul piazzale di San Didero, anche un'altra ventina di persone raggiunte dai fogli di via ha partecipato alla protesta simbolica culminata nel lancio di palloncini riempiti con elio a cui sono stati legati i fogli di via emessi dalla questura di Torino. Tra loro molti valsusini, ma anche alcuni militanti No-Tav di altre regioni d'Italia ed esponenti del centro sociale torinese di Askatasuna. A tutti i destinatari dei provvedimenti il questore di Torino vieta la presenza da oggi in poi in cinque comuni della Val Susa: Bruzolo, San Didero, Chiomonte, Giaglione e Venaus. Come spiega l'avvocato Valentina Colletta, che da anni difende gli attivisti No-Tav, i provvedimenti sono motivati dalla presunta partecipazione delle persone interessate ad assalti a volto coperto ai cantieri di Chiomonte e San Didero tra la primavera e l'estate 2023.
Secondo il movimento valsusino si sarebbe, invece, fatto un uso politico dei provvedimenti per colpire gli organizzatori del Festival ad Alta Felicità: «Abbiamo dimostrato, anche con testimonianze, che le persone accusate di aver partecipato agli attacchi ai cantieri o non hanno preso parte a tali azioni o si trovavano addirittura altrove nelle occasioni contestate» lamentano i leader No-Tav. Di qui la decisione di impugnare in sede giudiziaria i fogli di via e contestarli con la protesta di oggi: «Come abbiamo violato i sigilli messi nei mesi scorsi ai nostri presidi resisteremo contro la nuova azione politica avviata dalla digos e dalla questura» promettono Alberto Perino, Luigi Casel e gli altri portavoce No-Tav. |