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VALSUSA, DA SALVINI SINDACI EX NO TAV E “FORSE TAV”:
LA POLEMICA ALLA CERIMONIA PER IL TUNNEL DI BASE

di Fabio Tanzilli da Valsusaoggi del 19-12-2023

https://www.valsusaoggi.it/valsusa-da-salvini-sindaci-ex-no-tav-e-forse-tav-la-polemica-alla-cerimonia-per-il-tunnel-di-base/

 

CHIOMONTE – Sindaci Ex No Tav, Sì Tav o Forse Tav? La foto di gruppo “volemose bene” scattata lunedì 18 dicembre all’ingresso del cantiere della Maddalena da alcuni sindaci del territorio con il ministro Salvini, e la loro partecipazione alla giornata di festa dei Sì Tav per l’avvio dei lavori per il tunnel di base, ha fatto discutere in valle, soprattutto all’interno del movimento No Tav. Non sorprendono la presenza di Susa (il sindaco Genovese e l’ex sindaco Gemma Amprino) e Zoggia (sindaco di Bussoleno), così come quella di Garbati (sindaco di Chiomonte).
Ha invece stupito la partecipazione, nella giornata di festa per i Sì Tav, di altri sindaci che si sono sempre dichiarati No Tav: quelli di Salbertrand, Giaglione e Mattie.


In particolare a Salbertrand, Roberto Pourpour aveva vinto le elezioni 2019 con una lista di “rottura” rispetto ai decenni precedenti di amministrazione Joannas-Garavelli (sempre favorevoli alla Torino-Lione), schierandosi apertamente contro il Tav e contro la fabbrica dello smarino che sorgerà in paese.


Lo stesso vale per Marina Pittau a Mattie, che in più occasioni, in passato, aveva partecipato a iniziative dei sindaci della bassa Valsusa contro il Tav, schierandosi contro la  costruzione del tunnel di base che è stato “festeggiato” proprio lunedì 18 dicembre: “Siamo assolutamente contrari alla realizzazione del tunnel di base che porterebbe alla moria del territorio della media e dell’alta valle – aveva dichiarato la Pittau in un’intervista nel febbraio 2022 – la Tav, che riteniamo un inutile sperpero di denaro pubblico, va contro i principi di tutela del territorio che difendiamo”.


Così come a Giaglione, il sindaco Marco Rey aveva vinto nel 2019 inserendo nel programma elettorale la contrarietà alla Torino-Lione, oltre a denunciare apertamente “la militarizzazione del territorio”, in particolar modo durante le iniziative di protesta del dicembre 2020.


Sulla questione Tav, forse è vero che oggi “l’aria è cambiata”, almeno per varie amministrazioni comunali in alta e bassa Valsusa, come diceva proprio ieri Salvini.
Può anche essere vero che, come affermava Churchill, “Chi non cambia mai idea, non cambierà mai nulla”, e non ci sarebbe nulla di scandaloso. Ma un chiarimento da parte di questi sindaci verso il proprio elettorato, che vive nei paesi della Valsusa e non a Torino e Roma, non guasterebbe.