La Svizzera all'avanguardia nel trasporto merci: il CST o "Cargo SoTterraneo"Nel dicembre 2021, il Consiglio nazionale (Svizzero, N.d.T.) e il Consiglio degli Stati (svizzeri N.d.T.) hanno approvato in via definitiva il progetto "Logistica della città intelligente di domani". Già nel 2016 i promotori del progetto avevano presentato uno studio che dimostrava la fattibilità di questo concetto di trasporto merci sotterraneo
di Laurence Wuillemin da pressenza.com/fr (notizie in Francese) del 24-08-2022
Traduzione in Italiano
Cantiere del secolo in Svizzera Con un progetto rivoluzionario che combina tecnologie all'avanguardia come la guida autonoma, la Confederazione Svizzera ha presentato al Forum economico di Davos 2022 un concetto futuristico per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti e ridurre le emissioni, garantendo al contempo un flusso continuo di merci leggere e deperibili: meno inquinamento (aria e acqua), meno fastidi (rumore e rete stradale), meno combustibili fossili (il funzionamento sarà basato su energie rinnovabili). Tubi con un diametro di 6 m trasporteranno le merci in tutta serenità su veicoli totalmente elettrici che non supereranno i 40 km/h. L'accesso alle piattaforme (hub) permetterà alle merci trasportate di salire in superficie. Oltre ai benefici derivanti dal miglioramento della qualità della vita, si evidenzia anche la maggiore velocità di consegna ai consumatori, dato che gli acquisti online sono esplosi durante la pandemia. Il CST sembra quindi essere la soluzione miracolosa a diversi problemi chiave del nostro tempo, tra cui la riduzione dell'80% delle emissioni di CO2.
Il famoso studio di architettura Herzog & de Meuron di Basilea, che ha progettato prestigiosi edifici in tutto il mondo, ha inviato questo video messaggio (in inglese) tramite Pierre de Meuron al Forum internazionale di Davos 2022: https://www.youtube.com/watch?v=JzU6DObLVNE
Ricerca e innovazione Sostenuto da Innosuisse, dall'Agenzia federale svizzera per la promozione dell'innovazione e da importanti gruppi privati in un consorzio di azionisti principali, tra cui Migros, FFS, Posta, COOP, DPD e varie banche, il progetto, che ha ricevuto il via libera dal governo, prevede di costruire un primo tratto di 66,7 km che collegherà Härkingen (Soletta) e Niederbipp (Berna) a Zurigo entro il 2030. Il costo è attualmente stimato in 3,55 miliardi di franchi svizzeri (€ 3,69 miliardi, N.d.T.). La rete di questa titanica "metropolitana merci", senza concorrenza dall'estero, in futuro collegherà il Lago di Ginevra al Lago di Costanza, con linee per Basilea, Lucerna e Thun, per un totale di 490 km (stima di € 27 miliardi, N.d.T.). Si tratta di un grande balzo in avanti nella ricerca, in quanto la ZHAW (Università di Scienze Applicate di Zurigo) è impegnata nello sviluppo di un concetto di logistica per ridurre il traffico merci urbano. Secondo Novethic, in un articolo del 18 agosto 2022, in Svizzera "il trasporto merci su rotaia rappresenta già il 35% del trasporto merci, contro il 9% della Francia". https://www.cst.ch/fr/quest-ce-que-cst/
La Svizzera viene messa letteralmente sottosopra Secondo il sito TRANSITIONS & ÉNERGIES, "(...) il cantiere si preannuncia particolarmente complicato a livello tecnico e politico. La costruzione dei lunghi tunnel sarà una sfida a livello ambientale, per evitare ostacoli naturali, ma anche in termini politici, con espropri e negoziati con le città e gli oppositori. Resta da vedere se questo progetto si rivelerà così "intelligente" come prevedono i suoi promotori: il paesaggio svizzero è già sfruttato al meglio dai suoi numerosi tunnel. E l'energia necessaria per alimentare questi giganteschi cantieri sarà già rinnovabile? Da dove verrà l'energia necessaria per far funzionare questa metropolitana per il trasporto merci? È già disponibile o saranno necessari altri cantieri per produrlo? La Svizzera diventerà un mega cantiere da "storia infinita"? E gli occasionali terremoti che si verificano nel Paese sono un rischio per il progetto? La tecnologia come soluzione a tutti i nostri problemi è il mantra ricorrente del sistema neoliberista, è dunque lecito chiedersi se il CST andrà a scapito dell'ambiente e delle piccole imprese e se i grandi vincitori non saranno i gruppi digitali e i giganti della distribuzione: lo scavo a oltranza del paese renderà questi buchi nel terreno altrettanto redditizi per tutti quanto quelli del formaggio Emmental?
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