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No-Tav, francesi e italiani contrari a supertunnel e nuova Torino-Lione

PER LA PRIMA VOLTA - Domenica scorsa sono arrivati quattro deputati dell’Assemblea nazionale francese eletta a giugno, hanno incontrato dieci sindaci. Simbolico il luogo dell’incontro: il presidio di San Didero

 

di Gianni Barbacetto da Il Fatto Quotidiano del 12-07-2022

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/07/12/no-tav-francesi-e-italiani-per-la-prima-volta-contrari-a-supertunnel-e-nuova-torino-lione/6658157/

 

Per la prima volta si sono incontrati, in Valle Susa, parlamentari francesi con deputati, sindaci e amministratori italiani, uniti contro il supertunnel e la nuova linea Torino-Lione, grande opera considerata “inutile per l’economia e catastrofica per l’ambiente”. Domenica 10 luglio sono arrivati in Valle Susa quattro deputati dell’Assemblea nazionale francese eletta a giugno: Marie-Charlotte Garin, Élisa Martin, Gabriel Amard e Jean-François Coulomme, parlamentari dello schieramento ambientalista e di sinistra Nupes di Jean-Luc Mélenchon, votati nei dipartimenti francesi (Rhône, Isère e Savoia) più direttamente coinvolti nella costruzione della nuova linea ferroviaria. Hanno incontrato dieci sindaci della Valle, una deputata italiana (Simona Suriano), tecnici e scienziati (tra cui Angelo Tartaglia, Enzo Ferrara, Alberto Poggio), cittadini e attivisti no Tav. Simbolico il luogo dell’incontro: il presidio No-Tav di San Didero, proprio accanto al cantiere dell’autoporto Tav, presidiato a tempo pieno dalle forze dell’ordine ma vuoto e fermo, perché la gara d’appalto per i lavori, lanciata nel 2020, è stata annullata il 5 maggio. I promotori dell’opera, le aziende Sitaf e Telt, hanno dovuto bloccare la gara che sarebbe andata deserta per gli aumenti dei costi di costruzione. Eppure la realizzazione dell’autoporto è il primo atto necessario per poi procedere con gli altri cantieri della Torino-Lione. Oggi l’intero progetto è messo in dubbio dalla decisione della Francia di non costruire la nuova tratta francese della linea ferroviaria d’accesso al tunnel, preferendo ammodernare la linea storica Digione-Modane.

 

In questo caso, l’Unione europea potrebbe bloccare tutti i finanziamenti promessi per la costruzione del tunnel, cuore dell’opera. Gli italiani hanno illustrato le cifre che dimostrerebbero come il Tav Torino-Lione sarebbe, oltre che un’opera inutile (per mancanza di traffico merci), anche un “crimine climatico”: per il massiccio spreco, negli scavi, di acqua, bene prezioso come dimostrato dalla siccità di questi mesi; e per l’immensa produzione di Co2 (almeno 10 milioni di tonnellate) rilasciata dai lavori e dai camion per i trasporti. I deputati francesi si sono impegnati a collegare l’opposizione dei loro territori a quella della Valle Susa. Il 29 luglio, in Valle arriverà anche Greta Thunberg, a Torino per il Climate Social Camp organizzato dal 25 al 29 luglio da Fridays for Future.