I/LE LE QUATTRO COMPAGNI/E CHE DA SETTE GIORNI RESISTEVANO SUL TETTO DELL'EX AUTOPORTO SONO STATI PORTATI FUORI
Una settimana fa le truppe d'occupazione sono arrivate al presidio ex-autoporto di San Didero, vissuto quotidianamente dal dicembre 2020. Con la solita violenza e l'arroganza di chi sa di avere lo stato, i soldi e i media dalla propria parte, hanno sgomberato l'area. Dopo una notte di resistenza sono rimasti dentro alcuni/e compagni/e che si sono barricati sul tetto; in questi giorni alcuni/e sono andati/e, altri/e li/le hanno raggiunti/e, superando le difese della polizia e portando viveri e solidarietà.
Mentre le provviste stavano terminando (le forze dell'ordine non hanno permesso che ne arrivassero altre) i/le resistenti/e hanno deciso di incatenarsi ad un barile pieno di cemento come dimostrazione della loro determinazione a resistere alla devastazione dell'area.
Sono stati/e portati/e fuori, in seguito ad ore di lavoro da parte degli sbirri e dei vigili del fuoco.
Poter riabbracciare i nostri compagni e le nostre compagne è stata un'emozione forte. Essere nuovamente tutti e tutte insieme, davanti al nuovo cantiere, ci ricorda che l'esperienza del presidio è stata solamente un inizio: i legami che si sono creati, la voglia di lottare insieme e le ragioni che ci spingono sono adesso più forti che mai, e la strada è ancora lunga.
Nei prossimi giorni e settimane avremo tempo di continuare a organizzarci e a mobilitarci per impedire la devastazione di questa valle in cui viviamo e che tanto amiamo.
Per ora vogliamo ringraziare chiunque in questi mesi abbia supportato il presidio e abbia condiviso questa lotta, tutti/e i/le valsusini/e e non, che si sono mobilitati/e per esprimere la rabbia provocata da questo sgombero infame.
Presidio ex-autoporto di San Didero (per ora in esilio)
19 Aprile 2021