Espropri dei terreni No Tav a Chiomonte: il lavoro dei nostri avvocati
29 Marzo 2021
Sono trascorsi 10 giorni dalla conclusione dei sopralluoghi a Chiomonte, ma che le procedure di esproprio siano terminate è tutto ancora da dimostrare.
Infatti i nostri avvocati, raccogliendo le numerose segnalazioni che abbiamo loro fornito hanno inviato ieri una segnalazione al Ministero delle Infrastrutture (e per conoscenza a TELT) in cui segnalano e documentano, su mandato di oltre 40 proprietari notav, che "le notificazioni dei decreti di esproprio e dell’ordinanza di occupazione temporanea, nonché le modalità operative con cui si sono svolti taluni dei sopralluoghi e delle conseguenti immissioni nel possesso, sono state caratterizzate danumerose irregolarità ed illegittimità..." e sottolineano che a causa di queste irregolarità "le operazioni di sopralluogo e di immissione nel possesso, che TELT ritiene di aver concluso in data 17 marzo 2021, inrealtà non possono considerarsi terminate".
Le irregolarità segnalate al ministero riguardano in particolare la mancata notifica del decreto di esproprio a numerosi aventi diritto, l'obbligo di utilizzare la navetta senza sufficienti garanzie anti-covid, il rifiuto della possibilità di effettuare il sopralluogo a persone accompagnate da cani al guinzaglio. Nella segnalazione viene fatto notare che TELT avrebbe dovuto garantire l'accesso ai terreni con il proprio mezzo facendosi carico della sicurezza nella circolazione all'interno dell'area di cantiere.
In riferimento agli obblighi del ministero di vigilare sull'operato di Telt in qualità di ente espropriante gli avvocati sollecitano il ministero "ad attuare tutte le misure necessarie per porre rimedio alle palesi irregolarità compiute dalla società delegata nel corso delle operazioni di esproprio, annullando gli atti illegittimi e procedendo altresì, ove ritenuto, alla revoca della delega di cui al DM n.35 del 16 febbraio 2016"
Tradotto: se TELT ha sbagliato deve quantomeno riconvocare chi non ha potuto effettuare il sopralluogo e, al limite (ma non facciamoci illusioni) il ministero tolga la delega a TELT
Nelle settimane precedenti gli avvocati, sulla base delle molte contestazione fatte mettere a verbale, avevano diffidato TELT "dal porre in essere qualsivoglia attività da cui possa derivare, in qualunque misura, una variazione e/o alterazione dello stato e della consistenza attuali dei terreni sopra menzionati, prima della definizione in sede giudiziale, anche cautelare, delle predette contestazioni"
Questa diffida e la segnalazione al ministero sono in ogni caso due passaggi intermedi in vista del ricorso al TAR in cui, altre a riprendere i casi segnalati, verranno contestate questioni procedurali di maggiore rilevanza che, secondo gli avvocati, possono far sperare in un pronunciamento del TAR che porti all'annullamento in toto delle procedure di esproprio.
Il ricorso al Tar sarà presentato entro una decina di giorni.
Anche su questo, tenuto conto dell'esperienza e degli orientamenti dei giudici nei confronti del movimento (anche nelle sedi amministrative) non facciamoci troppe illusioni ma guardiamo comunque alla possibilità di un annullamento degli espropri come a un esito auspicato e possibile.
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