Scrive Nicoletta, dopo aver ricevuto la notifica di un anno di carcerazione il 14 Ottobre 2019:
Ma che cosa pensano di fare con i loro muri e le loro manette? E che ne sanno di questa nostra vita che con un colpo d’ala sa liberarsi dalle loro trappole che si chiamano resa e rassegnazione? Nulla conoscono dell’amore che ci lega a questa terra e alle sue creature fragili, tenaci e belle. Né immaginano la forza dell’ ostinata dignità di chi non si piega ai loro giochi di potere né alle loro minacce. L’erba sa rompere anche il cemento delle prigioni e l’acqua, a lungo andare, scava la pietra tenace. Chi la dura, la vince, e noi lo sappiamo…. Contro il breve tempo dei loro profitti, il lungo tempo della nostra lotta.
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