vai alla home page

Bookmark and Share

 

1° Maggio 2019 a Torino

Sintesi di una manifestazione inquinata dalla violenza della polizia

In testa allo schieramento del corteo l'ANPI, a segnare l'urgente bisogno di resistenza che oggi si avverte davanti ai decreti di Salvini ed agli episodi di reiterate manifestazioni fasciste in varie parti d'Italia. Poi la passerella elettorale dei candidati alle elezioni regionali imminenti. A seguire lo schieramento delle confederazioni sindacali, triste e mogio, forse a rendere evidente la consapevolezza della crisi verticale di ruolo di queste organizzazioni. Poi, molto più indietro, il Pd, blindato, a mostrare tutto il proprio isolamento in un contesto di piazza.

 

In fondo lo spezzone No Tav, di gran lunga il più numeroso: mentre si organizza per partire sul percorso classico di via Po, la polizia lo blocca e con una carica non annunciata manganella le prime file. Inizia a vedersi la stessa regia di gestione della manifestazione già sperimentata per vari anni in precedenza: impedire ai rappresentanti delle lotte sociali di avanzare ed arrivare alla meta di piazza San Carlo prima che sia terminata la parte istituzionale della "festa del lavoro" liturgica, retorica, e al di là delle migliori intenzioni, ormai vuota ed inefficace.

 

Il copione che impone un rallemtamento manda poi in scena un secondo tempo: a metà di via Roma, ormai in vista dell'arrivo, la polizia irrompe e si schiera a chiudere la strada all'ultima parte di corteo. Una nuova carica anche stavolta a freddo, più prolungata e più violenta, si abbatte sui manifestanti No Tav e su chi si inserisce a tentare di pacificare gli agenti esagitati.

 

Un comunicato degli avvocati dei Giuristi Democratici denuncerà "una carica con uso degli sfollagente con modalità non consentite dalla normativa in materia, che finisce per travolgere le persone, senza che sia stato dato loro avviso della carica, ivi comprese quelle che tentano un'azione di interposizione e di rasserenamento della situazione ...Si tratta di una gestione dell'ordine pubblico inaccettabile, da un lato non rispettosa del diritto delle persone di manifestare liberamente ed in modo pacifico, dall'altro in violazione delle norme del Testo Unico di pubblica sicurezza e delle norme in materia di utilizzo delle dotazioni di servizio della Polizia "

 

Trascorsi 20-30 minuti, il corteo può infine entrare in una piazza San Carlo abbandonata in fretta dai precedenti occupanti. E qui si può apprezzare la straordinaria consistenza numerica della partecipazione No Tav; dal palco si possono finalmente esplicitare le ragioni di una lotta contro lo spreco e per un lavoro dignitoso, adeguatamente retribuito, utile e sicuro.

Si, perché "c'è lavoro e lavoro"