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Tav a Chiomonte, il sindaco preoccupato per l’allargamento del cantiere.
L’opposizione: “sta incominciando a capire?”

Ollivier: "La variante prevede uno sconvolgimento dell'assetto sociale, ma non abbiamo potuto ancora presentare il progetto alla popolazione".

Guglielmo: "Il sindaco confessa la sua impotenza nel compiere un dovere istituzionale"

 

da valsusaoggi del 26-08-2017
http://www.valsusaoggi.it/tav-a-chiomonte-il-sindaco-preoccupato-per-lallargamento-del-cantiere-lopposizione-sta-incominciando-a-capire/

 

Il sindaco Silvano Ollivier ha inviato una lettera ufficiale al ministero dei Trasporti, a Telt, al commissario Foietta e ad altri enti (tra cui questura, prefettura, carabinieri, ecc.) per esprimere preoccupazione sull’allargamento del cantiere della Tav, previsto dalla variante del progetto.

 

“L’apertura del nuovo cantiere avrà una durata di almeno 15-20 anni ed è quantomeno paragonabile all’apertura di uno stabilimento con 500 o più dipendenti che ruotano attorno ad un paese di montagna che a meno di 900 abitanti – scrive il sindaco nella lettera – lo sconvolgimento dell’assetto sociale previsto, credo che meriti una approfondita riflessione da parte dei miei concittadini, che meritano sicuramente pari dignità di chi ha deciso, se pur democraticamente, la costruzione della linea Nltl e dell’allocazione del cantiere nel nostro paese. Ciononostante mi si chiede di rinviare ulteriormente il confronto con i cittadini”.

 

Il sindaco di Chiomonte ha scritto questa lettera perché non ha ancora potuto organizzare l’incontro pubblico con la popolazione per presentare il progetto, che avrà un impatto notevole sul paese: “Il 10 luglio in Regione si è tenuto il primo passaggio in conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto – spiega il sindaco – in precedenti incontri con Telt, si era convenuto di presentare pubblicamente il progetto in anteprima alla comunità di Chiomonte, praticamente l’unica vera interessata direttamente alla variante”.

 

Peccato che questo incontro non si sia ancora tenuto: “A seguito della presentazione in conferenza dei servizi, avevo richiesto che la presentazione fosse fatta al più presto – scrive il sindaco – dando la possibilità di utilizzare i locali comunali. Alcuni giorni dopo, la presentazione è stata “bloccata” su “consiglio” della questura per paura di disordini provocati dalle frange estreme del movimento No Tav. Le telefonate successivamente intercorse hanno suggerito ulteriori rinvii, anche a causa delle difficoltà dovute al periodo di ferie”.

 

A inizio agosto, il Comune di Chiomonte ha chiesto ufficialmente una proroga per la presentazione delle osservazioni al progetto, ma anche in questo caso non ci sono state risposte da parte delle istituzioni: “La mancanza di una risposta preoccupa molto la nostra amministrazione, che a tutt’oggi non ha ancora riferito alcunché alla popolazione, se non asettiche comunicazioni del deposito degli atti presso gli uffici comunali” aggiunge il primo cittadino.

 

La conclusione di Ollivier è amara: “Rimetto a voi tutti queste considerazioni, affinché ogni organismo provi a meditare su quanto sta accadendo e si rifletta sulle dichiarazioni degli oppositori all’opera, che affermano che la stessa è calata in modo autoritario sui cittadini”.

 

Il primo cittadino ha inviato la lettera anche ai vari consiglieri comunali. A tal proposito interviene il capogruppo dell’opposizione, Giorgio Guglielmo: “Il sindaco lamenta l’impossibilità di presentare il progetto di variante sul cantiere della Maddalena alla popolazione di Chiomonte, per una serie di motivazioni piuttosto nebulose. Il sindaco si dichiara “molto preoccupato”, e secondo noi ne ha ben motivo, per non avere potuto riferire alla popolazione e di essere stato sollecitato ad ulteriori rinvii”.

 

E aggiunge: “Il nostro gruppo consiliare, con l’aiuto di tecnici competenti, il 18 agosto ha illustrato alla popolazione in modo oggettivo ed in una serata contrassegnata dalla massima tranquillità la situazione che si prospetta per i prossimi 13/15 anni. All’incontro era presente anche il sindaco e lo può testimoniare. Ciò che lascia esterrefatti è che Ollivier candidamente confessi la propria impotenza a compiere un dovere istituzionale, quale è quello di informare la sua gente. Riteniamo che il sindaco dovrebbe meditare sulla vicenda e trarre le dovute, amare conclusioni”.