Le opere inutili ma belle di Hadid in CampaniaDopo il megaporto di Salerno, la superstazione di Afragola inaugurata da scontri
di Enrico Fierro da Il Fatto Quotidiano del 07-06-2017
Hanno inaugurato la “Porta del Sud”, la “stazione del futuro”, “l’Astronave”. I nomi e la fantasia si sprecano per il battesimo della nuova stazione Alta velocità di Napoli-Afragola. Presenti il primo ministro Paolo Gentiloni, il ministro Graziano Delrio, i vertici di Ferrovie, il governatore Vincenzo De Luca. Tutti a magnificare ’o miracolo. E tutti consapevoli che quella celebrata ieri in pompa magna, con i manifestanti manganellati dalla polizia e i fotoreporter costretti ad andarsene, è la sesta inaugurazione dell’opera.
Progettata nel 1996, l’Astronave porta la firma della grande architetta Zaha Hadid, scomparsa un anno fa. La Cnn l’ha giudicata una delle più belle stazioni al mondo, nove binari (di cui due non attivi), diecimila metri quadrati di spazi commerciali, costo 61 milioni, più 40 per le infrastrutture esterne. “Un simbolo di un Paese che rialza la testa”, dice Gentiloni. “Un avamposto al Sud, dove avanzeremo velocemente e con grande determinazione”, afferma l’ad di Ferrovie Renato Marroncini. Buffet, brindisi e strette di mano. E tutto intorno un cantiere in piena attività, la stazione non è ancora completata. Fuori il deserto.
“È l’ennesima inaugurazione fatta con le solite modalità – dice Natale Colombo, segretario generale della Filt-Cgil della Campania – Il cantiere è ancora aperto e fuori c’è il nulla. Certo, è un’opera importante per il territorio e per il suo sviluppo, ma detto questo, c’è un problema e riguarda il come e il quando questa struttura potrà essere concretamente operativa”, continua il sindacalista che ci elenca i problemi ancora da risolvere: “In questa prima fase Afragola sarà solo una stazione di transito per tutti i treni diretti al Sud. Ma se scendi ad Afragola non vai da nessuna parte, devi munirti di una tenda e campeggiare”. Insomma, la stazione c’è, ma mancano i collegamenti con la metropoli. Si potrebbe usare la Circumvesuviana (la linea ferroviaria che collega Napoli ai comuni limitrofi), ma arriva solo ad Afragola città, manca ancora il collegamento con la superstazione.
Si parla anche di un collegamento con la linea 1 della metropolitana, i soldi, 100 milioni, sono stati stanziati, ma non ci sono notizie sull’inizio dei lavori. Per il momento l’unico contratto di servizio per portare i viaggiatori nel capoluogo campano è stato firmato con l’Eav (la società della Regione che si occupa di trasporti) che metterà a disposizione dei bus navetta. Peggio vanno le cose in termini di viabilità, per raggiungere la “Porta del Sud” bisogna imboccare la A1, poi prendere l’Asse Mediano, infine fare un altro tratto di strada e ammirare il “paesaggio” arricchito da prostitute nigeriane e cumuli di rifiuti. Eppure non erano mancati gli allarmi su costi e sprechi. A lanciarli, nel febbraio scorso, Michele Oricchio, procuratore generale della Corte dei conti: “La chiamano pomposamente Porta del Sud. Mi chiedo se sarà dimensionata al reale numero di viaggiatori che prenderanno ad Afragola un treno per la Calabria o per Bari”. Per il momento crescono gli appetiti della camorra. Si regolano conti e si delineano strategie a colpi di omicidi. In ballo i 40 milioni stanziati per le infrastrutture esterne e la proprietà dei terreni che circondano la stazione.
Ed è polemica tra il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, assente alla cerimonia, e il governo: “Ho grandi perplessità rispetto a questa inaugurazione in pompa magna. Credo che per ora è un grave danno per la città di Napoli perché avremo una compressione di tutti i treni ad Alta Velocità nella tratta Roma-Reggio Calabria. Quest’opera – ha aggiunto – avrebbe avuto un senso se ci fosse stato il collegamento attraverso la Metrocampania, di competenza della Regione, per collegare Napoli e Afragola. Oggi la stazione è una cattedrale nel deserto”. Da Afragola a Salerno, teatro di un’altra opera dell’architetto Zaha Hadid, la stazione marittima. “Opera inutile”, per Vittorio Sgarbi: “L’obiettivo del bel edificio è di essere stazione marittima. Ma hanno preso male le misure con l’acqua per cui è una stazione terrestre”. L’attacco del critico d’arte è alla spazio di mare antistante la strutture destinata ad accogliere navi da crociera: le acque hanno bisogno di un dragaggio per attraccare. |