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Dalla nuova maggioranza comunale di Avigliana

31 Luglio 2017

 

I consiglieri comunali del comitato Avigliana Città Aperta con questa comunicazione desiderano sottolineare e porre all’attenzione di tutto il Consiglio Comunale di Avigliana, dei cittadini tutti, delle Amministrazioni Comunali della Val di Susa e degli organi di stampa, le recenti dichiarazioni della ministra dei trasporti francese Elisabeth Borne che annunciano una pausa di riflessione sulla linea Tav Torino-Lyon indicando che la sempre dichiarata impossibilità di fermare il progetto, esaminando pro e contro della gigantesca operazione finanziaria, non regge ad una volontà politica chiara di scegliere per il bene comune dei cittadini non in base a preconcetti ma in base a valutazioni concrete.

 

Al contrario di chi, nella recente campagna per le amministrative aviglianesi, si era dichiarato Sì Tav / Come Tav / Post Tav, Il Comitato Avigliana Città Aperta è stato da sempre contrario allo sperpero di risorse e alla devastazione del territorio provocati dalla costruzione della NLTL perché, dati alla mano, è sempre stato evidente che né i dati di traffico previsti, né i costi preventivati per tale opera, la potevano giustificare.

 

In un momento di crisi (che oramai dura anni) in cui i trasferimenti dello Stato ai comuni vengono ridotti al lumicino per poter assolvere al pareggio di bilancio e rientrare di un mostruoso debito dello Stato, l’unica opera veramente utile non è un tunnel scavato in una montagna piena di rocce amiantifere, bensì sono:

  1. la cura del territorio, per evitare fenomeni che vanno dai dissesti idrogeologici, alle carenze idriche, alla gestione degli incendi, ai piani anti-sismici
  1. l’investimento sulla sanità pubblica, per evitare che 11 milioni di italiani rinuncino alle cure perché non hanno la possibilità di pagarsi un ticket o perché le liste d’attesa sono troppo lunghe
  1. politiche del lavoro serie, sia per evitare che i nostri giovani debbano scappare all’estero per trovare un lavoro, sia per evitare il licenziamento di adulti che vedono delocalizzare o esternalizzare il proprio mestiere
  1. una politica dei trasporti seria, che permetta di avere un servizio di treni efficienti per quel 95% di pendolari che quotidianamente fanno una media di 40 Km per recarsi sul proprio posto di lavoro, e non devono certamente guadagnare 40’ per recarsi a Lione. (A questo proposito sottolineiamo che la eventuale realizzazione della FERMATA di Buttigliera del Sistema Ferroviario Metropolitano è un servizio dovuto proprio a quel 95% di pendolari verso Torino e non ha nulla a che vedere con il progetto della Torino-Lione, mentre la STAZIONE PORTA di Avigliana, come riportato da Foietta, non è mai stata messa in discussione all'interno dell'Osservatorio (art. Luna Nuova del 19 maggio).

 

Com'è noto, le compensazioni per la NLTL sono per legge il 2% del costo dell’opera, ossia 32 milioni di €, e tale importo va suddiviso fra tutti i comuni della tratta nazionale, quindi, con quel che potrebbe toccare eventualmente ad Avigliana, sarebbe possibile fare poco più che 2 banchine per il Sistema Ferroviario Metropolitano (ricordiamo che stiamo sempre aspettando che vengano utilizzati i quasi 2 mln di € necessari per costruire UNA banchina nella stazione di Avigliana!).

Se il nostro governo si prendesse a sua volta una "pausa di riflessione" e facesse un'onesta considerazione sul debito pubblico, oltre che sulle strategie di mobilità da perseguire per i poveri pendolari ferroviari, i MILIARDI di € preventivati per la NLTL potrebbero essere molto più proficuamente utilizzati per realizzare alcune delle "piccole opere" elencate sopra anziché essere investiti in un inutile buco in una montagna, illudendo chi ci crede, che si possano interrare stazioni con le compensazioni che sarebbero una parte irrisoria rispetto al costo totale.

 

Per questi motivi, il comitato Avigliana Città Aperta auspica che il ripensamento dichiarato dal governo francese sia seguito da quello italiano e che l’enorme dispendio finanziario ipotizzato per la costruzione di una linea inutile e distruttrice (ancora da iniziare) venga invece impiegato per la messa in sicurezza del territorio dell’intera nazione.