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26 Agosto 2016

 

Ciao,

come anticipavo nelle ore immediatamente successive alla scossa notturna del 24 agosto, abbiamo aspettato per dare indicazioni ai tanti gruppi e persone che in tutto il Paese ci hanno chiesto riferimenti su raccolta materiale, etc.

Ad oggi gli sfollati sono 2-4mila, circa un cinquantesimo (il 3% circa) degli sfollati che avevamo all’Aquila (104mila). Faccio questo paragone per far capire che la macchina organizzativa della Protezione Civile e degli apparati statali e para statali si è messa in moto lo stesso, come anche la massiccia solidarietà del Paese.

Solo che, siamo di fronte, per fortuna, a cifre di sfollati notevolmente più basse. Per questo, sappiamo che il Palazzetto dello Sport di Amatrice ha chiuso le porte, perché è strapieno soprattutto di vestiti e coperte.

Quello che stiamo cercando di fare è raggiungere il più possibile le numerose frazioni di Amatrice, che sono abitate in molti casi da due-tre nuclei familiari e comunque quasi mai da più di 50 persone. In questi casi, come nel caso che abbiamo affrontato ieri nella piccola frazione a sud-est, Capricchia, le persone giustamente non volevano andarsene. La protezione civile li ha “richiamati” un paio di volte chiedendo di unirsi nella tendopoli di Amatrice, ma loro giustamente vogliono presidiare i loro territori, le loro case, in molti casi terre ed animali. Per questo chiedevano tende che non hanno ottenuto ad oggi, proprio perché la Protezione Civile non monta là una tendopoli, per farli andare ad Amatrice. In questo caso abbiamo portato loro delle tende, in modo che si installino provvisoriamente. Come è accaduto in alcuni casi all’Aquila, dopo alcuni giorni che la protezione civile vede “insediamenti” autorganizzati, è costretta a montare tende blu. E quindi la piccola comunità vince, nel piccolo, perché rimane di fronte casa.

Incollo il report di ieri, ci aggiorniamo per il resto.

Mattia Fonzi

 

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24 Agosto 2016

 

Abbiamo fatto tra noi una lunga riunione. Attualmente la situazione non presenta grandi criticità o mancanze di viveri e beni, anche perché in tutto gli assistiti stanotte saranno 2-3mila, praticamente come due campi a l'aquila! Domani usciremo anche con una nota per quanti in tutta Italia, ce lo chiedono: vogliamo evitare di prendere mille pannolini per un paese con quattro bambini, perciò in questi giorni cercheremo di capire i bisogni reali della popolazione, senza assistenzialismo del giorno dopo e tentando di capire anche il funzionamento e la strategia del governo sull'emergenza. Cerchiamo di capire, anche perché è ancora molto presto, devono purtroppo ritrovare ancora i morti.  Fai girare voci ai tanti e tante che lo chiedevano, da Vinni (che tra l'altro mi ha girato un prezioso elettricista delle parti vostre) a Doriana.. grazie un abbraccio

 

Mattia