Assolti dall’accusa di terrorismo i quattro anarchici No Tavdi Enrico Mugnai da Nuovasocietà del 21-12-2015
L’attacco al cantiere del Tav in Val Susa avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 maggio 2013 non è stato un atto terroristico. Con questa motivazione la Corte d’assise d’appello di Torino presieduta dal giudice Fabrizio Pasi ha scagionato Claudio Alberto, Niccolò Blasi, Mattia Zanotti e Chiara Zenobi dall’accusa più grave, confermando i 3 anni e 6 mesi inflitti in primo grado per devastazione e incendio.
Il procuratore generale Marcello Maddalena aveva chiesto 9 anni e 6 mesi per l’assalto al cantiere Torino-Lione ricordando il comunicato delle Brigate Rosse che commemorava la morte di Ginangiacomo Feltrinelli avvenuta il 14 marzo 1972. Le Br avevano dichiarato che Osvaldo, così veniva chiamato Feltrinelli, era un “rivoluzionario caduto combattendo in una operazione di sabotaggio”. Feltrinelli morì infatti nel tentativo di far saltare un traliccio dell’ENEL a Segrate, in provincia di Milano. Ma il richiamo storico fatto dal pg non è servito a vedere accolta la richiesta di condanna.
Ora che anche in secondo grado l’accusa di terrorismo è decaduta i legali dei giovani imputati esprimono soddisfazione ma aprono una polemica «Ci auguriamo che la procura di Torino faccia autocritica sull’atteggiamento tenuto in questi anni sui No Tav» auspica Claudio Novaro.
La corte ha disposto il dissequestro di alcuni oggetti appartenenti ai quattro tra cui alcuni libri. |