Tav Genova, un progetto per «educare» i bambiniIl general contractor promuove un'iniziativa per «costruire consenso» in 200 istituti elementari.
di Maurizio Bongioanni da Lettera43.it – quotidiano ondine indipendente – 04-01-2015
Hanno provato a portare la Tav sui banchi di scuola. Ci hanno provato, ma non ci sono riusciti. Per via, in primis, dell'opposizione delle mamme.
UN PROGETTO PER CREARE CONSENSO. Nella descrizione si leggeva: «Destinazione Europa è un progetto educational per le scuole primarie delle province di Alessandria, Asti, Genova, Imperia, La Spezia e Savona, finalizzato a costruire consenso e conversazioni positive attorno alle grandi opere come strumenti utili per la crescita e lo sviluppo del “sistema Paese”». Il progetto si concentrava in particolare sul Terzo Valico ed era destinato a coinvolgere 200 scuole elementari tra Liguria e Piemonte.
«UN’INIZIATIVA SCORRETTA». Così i genitori hanno fatto partire una raccolta firme. Ad attivarsi, due istituti su tutti: quello di Campomarone e quello di Pontedecimo.
PARERE NEGATIVO ANCHE DAI PRO-TAV. Sara ha precisato che la raccolta firme non è contro l'opera in sé, sebbene lei non ne condivida la realizzazione: «Tant'è che tra le firme si trovano anche quelle di genitori apertamente pro-Tav».
TERZO VALICO, LIMITE DI SPESA DI 6,2 MILIARDI DI EURO. L'Alta Velocità del Terzo Valico collegherebbe Genova e il suo porto con Tortona da un lato e con Novi Ligure dall'altro (entrambe in provincia di Alessandria) andandosi a incrociare con le ferrovie del Nord Italia e inserendosi in quello che viene definito come Corridoio Europeo Reno-Alpi, cioè sull'asse Genova-Rotterdam. Secondo le informazioni pubblicate sul sito dell'opera i lavori di realizzazione sarebbero dovuti partire nel 2012 per finire nel 2020. L'infrastruttura, composta da sei lotti costruttivi, ha un limite di spesa fissato dal Cipe in 6,2 miliardi di euro.
IL CONSORZIO: «VOLEVAMO SOLO VERIFICARE L'INTERESSE DELLE ISTITUZIONI». Dopo il polverone creato dalla reazione dei genitori e un'interrogazione comunale presentata da Davide Ghiglione, capogruppo FdS nel consiglio di Valpolcevera, la risposta di Co.Civ è stata affidata a una rettifica pubblicata sui giornali locali e firmata dal direttore Angelo Pelliccia. Nella nota il consorzio spiega che l'abstract del progetto serviva solo per «verificare l'interesse delle istituzioni a un'eventuale attività didattica sulle grandi opere» e che «a oggi non ha presentato alcun progetto agli uffici competenti».
«VOLEVANO INDOTTRINARE I NOSTRI FIGLI». «Volevano fare proseliti a favore di cementificazione e devastazione tra le giovani generazioni», è la risposta del Comitato No Tav Terzo Valico Pontedecimo e San Quirico. «Vorremo fare anche una riflessione sulla logica privatistica che muove da questa iniziativa in cui uno sponsor paga e può fare quello che vuole dentro la scuola. Ma fortunatamente non è così, c’è ancora chi s’indigna ed è pronto a far valere le ragioni della scuola pubblica in cui i nostri figli e le nostre figlie non devono essere indottrinati come all’epoca del ventennio fascista». |