Sviluppo, presto un incontro tra i sindaci e Chiamparino
Di Marco Giavelli da Luna Nuova del 07-10-2014 - pag. 3
I sindaci No Tav hanno chiesto e ottenuto la disponibilità del presidente della Regione, Sergio Chiamparino, ad «un incontro per istituire un tavolo politico e per discutere dello sviluppo dei territori a prescindere dagli sviluppi della vicenda Tav». Che poi Chiamparino lo intenda allo stesso modo, è tutto da dimostrare. Le poche righe sono contenute in un comunicato congiunto firmato dai sindaci dell'Unione montana valle Susa, dei comuni di Buttigliera, Torrazza, Montanaro e dall'assessore regionale ai trasporti Francesco Balocco al termine della riunione di venerdì a Torino per la formazione del Comitato di pilotaggio sui cantieri Tav e sulle compensazioni per i territori coinvolti, in base alia legge regionale 4/2011.
Amministratori locali e Regione si erano lasciati a inizio settembre con la promessa di rincontrarsi entro una ventina di giorni per arrivare all’indicazione dei nominativi dei tre sindaci valsusini che hanno diritto ad entrare nel Comitato insieme a Regione, Provincia, Osservatorio e ad un rappresentante dei comuni di Torrazza e Montanaro, interessati dallo stoccaggio di parte dello smarino proveniente dal tunnel di base. Gia allora i sindaci guidati dal leader No Tav Sandro Plano (Susa) avevano rinviato qualsiasi eventuale nomina a dopo l'incontro promesso in estate allo stesso Plano dal ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, incontro di cui si è persa ogni traccia. Prevedibile, dunque, che venerdì scorso non si arrivasse ad alcuna nomina. Meno prevedibile invece, dal punto di vista politico, che la riunione si chiudesse con un comunicato congiunto da parte di No Tav e Si Tav.
Un fatto che gli stessi amministratori contrari all'opera giudicano «un risultato politico importante, che non accadeva da tempo immemore - commenta Plano, presente all'incontro insieme ai colleghi Angelo Patrizio (Avigliana), Dario Fracchia (Sant'Ambrogio), Fabrizio Borgesa (Chiusa San Michele), Enzo Merini (Vaie), Susanna Preacco (Sant'Antonino), Nilo Durbiano (Venaus) e Alfredo Cimarella (Buttigliera) – è positivo che Chiamparino sia disponibile ad incontrarci: noi non abbiamo alcuna pretesa di convincerli, così come loro non hanno speranza di convincerci, ma è fondamentale ripristinare un confronto istituzionale basato su toni civili». Come evidenzia il comunicato congiunto, «la rappresentanza dei sindaci dell'Unione montana, di Buttigliera, Torrazza e di Montanaro (qualora coinvolto dal progetto) ha rinnovato la richiesta che a questi incontri siano invitati tutti i comuni, anche marginalmente interessati dal tracciato, e che prima di affrontare problemi di merito è necessario risolvere questioni di metodo nei rapporti istituzionali. I sindaci hanno chiesto più volte ai rappresentanti del governo di essere ricevuti per esporre le loro posizioni sul progetto di una nuova linea ferroviaria, ma queste richieste non hanno avuto esito». E quindi chiedono un incontro a Chiamparino, «considerato che in seguito alle recenti elezioni e cambiato l'assetto amministrativo a livello regionale e locale».
Dal canto suo l’assessore regionale Francesco Balocco ha preso atto di queste richieste, ritenendo «assolutamente opportuna la riunione con il presidente: nei prossimi giorni si definiranno la data e il merito dell’incontro». Si dichiara inoltre disponibile ad allargare il tavolo ad altri comuni sul tema dello sviluppo della valle. «Noi non vogliamo sentir parlare di compensazioni - aggiunge Piano - un conto sono i danni, che vanno comunque indennizzati, un conto è un piano di sviluppo per il territorio, che deve avvenire a prescindere da cosa succederà con il Tav. Anche grazie alla compattezza dimostrata dai sindaci, registriamo un clima più positivo che ha prodotto una maggior disponibilità all'ascolto da parte della Regione».
Ma le prove di dialogo sono viste con una certa preoccupazione dal Movimento 5 Stelle: «La legge regionale 4/2011 è un'accozzaglia di falsità - ricordano il senatore Marco Scibona e la consigliera regionale Francesca Frediani - II dialogo tra i sostenitori dell'opera e il territorio valsusino è interrotto da anni, I'Osservatorio ha dimostrato tutta la sua inutilità». Osservatorio dal quale, nel frattempo, si sono sfilati anche i comuni di Susa e Condove, come ufficializzato nei giorni scorsi dopo gli annunci post-elettorali.
«Considerando il contesto appena descritto - ammoniscono i "grillini" – non possiamo che esprimere forte dissenso per la scelta di alcuni sindaci di partecipare alle riunioni in Regione finalizzate alla creazione di quel Comitato di pilotaggio previsto proprio dalla legge 4/2011. Se la motivazione alla base della decisione fosse la volontà di riaprire un dialogo con le istituzioni, ebbene noi crediamo che sarebbe opportuno pianificare percorsi esterni rispetto a quelli previsti da questo provvedimento di cui non riconosciamo né la legittimità, né tanto meno I'utilità. La ripresa di un confronto vero con le istituzioni è sicuramente auspicabile, ma il percorso deve ripartire da capo, evitando di inserirsi in uno schema preimpostato e finalizzato alla realizzazione dell'opera, con il rischio di pericolose strumentalizzazioni delle posizioni degli amministratori valsusini». E concludono lanciando un appello: «Riteniamo che una posizione ferma e chiara da parte degli amministratori No Tav sia doverosa nei confronti di quanti stanno pagando a caro prezzo il loro impegno nel portare avanti le giuste ragioni di opposizione all'opera. |