TAV: un aiuto a tradurre dal francese per i giornali italiani
di Massimo Zucchetti da Il Manifesto del 05-06-2014
Ho deciso di dare una mano ai colleghi giornalisti mainstream italiani, che vedo sempre più in difficoltà a leggere, tradurre, riportare notizie delle Conferenze Stampa e della stampa francese. Certo, l’inglese è più importante, ma essendo così vicini a noi, anche la lingua dei cugini d’oltralpe andrebbe un po’ più curata.
Faccio un esempio: Hubert Du Mesnil, presidente di Ltf (Lyon Turin Ferroviaire), ha risposto nel corso di un videocollegamento tra le due sedi della società, Torino e Chambery, in una lunga conferenza-stampa lo scorso 3 giugno, sul TAV. E parla francese, Hubert.
Si può trovare la cronaca, abbastanza completa, sui giornali francesi, come ad esempio il Moniteur:
L’articolo è lungo, ma io che so leggere ve lo riassumo in poche frasi. Parlando del tunnel di prova (geognostico), secondo LTF il cantiere in Francia verrà aperto a inizio 2015: costo previsto 390 milioni di euro. Per quanto riguarda l’opera vera e propria, la Francia non ha messo a bilancio ancora un singolo euro e — secondo Du Mesnil — dovrebbe poter essere in grado di reperire i 150–200 milioni di euro all’anno che saranno il costo minimo previsto a suo carico, su una tempistica di dieci-quindici anni, per un totale di 2,2 miliardi di euro degli 8,5 preventivati totali, a patto che il finanziamento dell’Unione Europea arrivi al massimo del 40%, cosa che si vedrà nel 2015.
E qui scatta il dramma. Se leggiamo i giornali italiani , di tutta questa incertezza, della distinzione fra tunnel di prova e opera vera e propria, degli zero fondi messi finora a bilancio dalla Francia, dell’alea riguardante l’europa, fra parentesi per nulla intenzionata a fornire il famigerato 40%, dato che i fondi globali a disposizione per queste “grandi opere” sono molto limitati, vi sono moltissime altre opere pretendenti, e la Torino-Lione è in pessima posizione di priorità, non vi è traccia.
TAV: la Francia onorerà gli impegni — dicono, ad esempio, quelli di Repubblica.
Deve essere una evidente difficoltà con la lingua francese. Aiuto io.
Traduco e riassumo qui il pezzo finale dell’articolo del Moniteur, che evidentemente era proprio impossibile come forma linguistica, dato che non se ne trova la minima traccia.
TAV: un programma indefinito
Ah, va bene. Allora (vedi figura qui sotto) possiamo star tranquilli. Anzi: #stianosereni gli irriducibili innamorati del tunnel. Le campane a morto stanno suonando ormai a stormo.
Addendum: un certo allarme mi ha poi destato questo autorevolissimo articolo del Presidente di Confindustria: TAV subito o sarà troppo tardi! L’attuale linea Torino Lione è quasi satura.
PS — Un ringraziamento all’amica Cristina Ferro di Giaveno (TO) che mi ha fornito il materiale e la segnalazione. |