Pacco-bomba a Massimo Numa de La Stampa:
non si sa chi possa averlo inviato, ma adesso il pretesto è perfetto per mettere all’indice chiunque si dica No Tav
a cura di Notav Torino
Sull’onda del clima di ostracismo oggi il Pd tenta nuovamente di attivare le procedure statutarie per espellere dal partito Sandro Plano, presidente della Comunità montana Valli Susa e Sangone e possibile candidato sindaco a Susa (comune-chiave per i futuribili cantieri del tunnel di base e della stazione internazionale) nelle elezioni comunali della primavera 2014.
Fino a qualche giorno fa la pressione dei media, dei Lupi, Alfano, Caselli, Fassino ecc.. riguardava “l’ala violenta minoritaria ” del movimento, ritenuta potenzialmente responsabile di atti di sabotaggio contro mezzi di cantiere in Val di Susa; ma veniva riconosciuta l’esistenza di una “maggioranza di gente per benissimo”, la base popolare ultraventennale dell’opposizione alla grande opera.
Dal 5 Ottobre il registro è cambiato.
Scrive Giorgio Napolitano (La Stampa - 5 ottobre),
dando evidentemente per certa la provenienza del pacco-bomba: “Si tratta, come ha detto il dottor Caselli, di una escalation di violenza che dalle cose si trasferisce sulle persone e che caratterizza gli «obbiettivi criminali delle frange estreme» cresciute ai margini del movimento No Tav snaturandone ogni legittimo profilo di pacifico dissenso e movimento di opinione.”
Sandro Plano risponde (Huffington post - 5 Ottobre):
“La protesta No Tav e l'attentato a Massimo Numa sono due mondi non comunicanti. Eppure questo episodio, come tutti gli episodi anomali che avvengono in valle, verrà usato dal governo per affermare che ormai siamo un problema di ordine pubblico. È l'unico argomento che gli è rimasto: la Francia nutre forti perplessità sul progetto e tecnicamente la Torino-Lione ha perso la sua ragion d'essere. E allora il movimento No Tav è utile se diventa un capro espiatorio... Non diremo mai abbastanza che non siamo d'accordo sulla violenza ... La prima vera difficoltà viene dalla spettacolarizzazione di quanto succede in Val di Susa. Anche l'attentato a Massimo Numa è stato immediatamente collegato al movimento No Tav indipendentemente dal fatto che questo fosse completamente falso. Anch'io ho ricevuto minacce e proiettili ma nessuno ha criminalizzato il commissario Mario Virano. Vengono applicati due pesi e due misure. E questo è funzionale alla costruzione della linea Torino-Lione.. Un mese fa scrivemmo una lettera a Enrico Letta per chiedere un incontro. Non ci ha mai risposto. Napolitano lo incontrammo negli anni scorsi. Ci rimproverò perché, disse, il nostro compito era convincere i nostri concittadini sulla bontà della Torino-Lione. Questo ci fece capire che né lui né gli altri rappresentanti del governo ci hanno mai ascoltati davvero..”
Si attiva il Pd torinese:
"Diciamo no agli atti intimidatori di frange che fiancheggiano il movimento No tav. Non ci può essere tolleranza verso atti di pura violenza che mettono in ginocchio imprenditori che a causa di quegli atti sono costretti a licenziare decine di lavoratori. Diciamo no alle ambigue dichiarazioni rilasciate da Sandro Plano su "Huffington Post". Il Pd non può più tollerare al proprio interno chi non prende posizioni nette e definitive sulla violenza".
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