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Comunicato stampa 27-8-2013

I conti senza l'oste

Ancora una mattinata di perquisizioni in Val di Susa. La digos ha svegliato 5 giovani valsusini, è entrata nelle loro case portandogli via materiale informatico. Le accuse si riferiscono agli avvenimenti delle settimane scorse, quando centinaia di no tav hanno complicato l'arrivo dei primi pezzi della talpa nel cantiere di Chiomonte. Ad alcuni è stato imposto l'obbligo di dimora notturno, dalle 22 alle 6. Le accuse che i pitbull della procura hanno formulato sono sequestro di persona, danneggiamento e blocco stradale.

Ci pare evidente il disegno della procura di Caselli, e dei due pm Padalino e Rinaudo, volto ad impaurire il movimento avvolgendolo nelle loro spire repressive.

Ma hanno fatto i conti senza l'oste. Colpendo i nostri amici e compagni, ragazzi cresciuti a pane e no tav, non fanno altro che rinsaldarci nella convinzione che la nostra lotta è giusta, i loro colpi maldestri sono il sintomo che stiamo procedendo bene e non potendo sconfiggerci in altro modo tentano l'ultima disperata carta. E non utilizziamo il termini maldestro a caso: uno dei ragazzi perquisiti nel momento in cui avvenivano i fatti di cui sono accusati era in vacanza, a mille chilometri dalla Valle. Basterebbe questo elemento per mostrare la pretestuosità delle accuse e la matrice politica delle mosse della procura di Torino, tutta tesa a perseguire non il singolo reato ma il dissenso.

 

La valle saprà stare vicina ai ragazzi perché se toccano uno, toccano tutti.

 

Comitato NO TAV Spinta dal Bass - Spazio sociale VisRabbia