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Torino, 24/03/2013

Ill.mo Sig. Ministro alle Infrastrutture e Trasporti
Dr. Corrado Passera

Egregio sig. Ministro,

Lei ha affermato nel corso del TG1 delle ore 20 di sabato 23 marzo u.s. (oltre che in interviste giornalistiche) che la realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino Lione porterà a togliere dalle strade 600.000 camion all’anno. La sua affermazione è falsa. Ripeto l’aggettivo che non è scelto a caso: falsa.

Potrebbe obiettarmi che, trattandosi di una affermazione riguardante il futuro, nessuno può oggi dire se sia effettivamente vera o falsa, ma in questo caso margini di incertezza non sussistono: la sua affermazione è irrimediabilmente falsa, in base a previsioni avallate dallo stesso governo di cui Lei fa parte.

 

Alle pagg. da 177 in poi dell’analisi costi benefici presentata nel Quaderno n. 8 dell’”Osservatorio” sulla nuova linea si afferma che nel 2035, sulla ferrovia attraverso le valli Susa e Maurienne, passeranno 39,9 milioni di tonnellate (Mton) di merce all’anno, cioè circa 10 volte il traffico del 2010. Questa previsione è, a mio avviso, scientificamente incredibile, ma immagino che Lei debba considerarla credibile.
Nello stesso luogo (pag. 178) si afferma anche che il traffico “previsto” per la nuova linea sarà il 55% del totale sul corridoio, dal che si deduce che il restante 45% passerà su strada per un totale di 32,4 milioni di tonnellate (Mton). Ora 32,4 Mton equivalgono a circa 1,6 volte il flusso su strada attraverso Valle di Susa e Monte Bianco nel 2010, cioè in pratica più di 2 milioni di camion contro i circa 1,2 milioni attuali.
Non occorre la matematica finanziaria, basta l’aritmetica, per osservare che all’orizzonte del 2035 secondo Lei, dovrebbero attraversare la Valle di Susa e il traforo del Monte Bianco 800.000 camion in più di oggi. Per la verità, stando alle intenzioni affermate dal suo governo (immagino anche da Lei), nel 2035 non sarebbe in funzione la nuova linea ma solo il tunnel di base. La portata totale della linea resterebbe dunque quella attuale, cioè, secondo Rete Ferroviaria Italiana, non più di 20 Mton all’anno. Ne consegue che, in base al suo scenario, sulla strada dovrebbero riversarsi 19,9 Mton di merci aggiuntive per un totale di 52,3 Mton.

 

Questa cifra equivale più o meno a 3.300.000 camion all’anno; 2,75 volte quelli del 2010, cioè approssimativamente 2.100.000 camion più di oggi (mi perdoni approssimazioni ed arrotondamenti). Incidenti attesi e altri effetti collaterali crescono in proporzione.

Insomma la sua dichiarazione riportata in apertura è palesemente falsa e qualunque cittadino italiano che disponga delle informazioni può verificare da sé la correttezza di quanto scrivo.

Naturalmente non sono in grado di dire se quanto Lei ha detto discenda da una non conoscenza dei dati, indotta dal linguaggio contorto in cui è scritto il suo documento di riferimento, ma la lingua dei numeri è chiarissima ed inequivoca.

 

Se così fosse il fatto mi parrebbe decisamente grave, essendo Lei il ministro competente su decisioni che influenzerebbero la vita di generazioni di italiani e per di più facendo parte di un Governo che ha posto alla base delle proprie decisioni documenti che La contraddicono.
Ancor meno posso dire se, essendo a conoscenza dei dati, Lei preferisca giocare sull’ambiguità per convogliare un messaggio scorretto; il che sarebbe ancora più grave, visto il Suo ruolo pubblico.

Qualunque decisione, pubblica o privata, deve a mio parere fondarsi innanzi tutto sulla verità.

Distinti saluti
(Prof. Angelo Tartaglia)