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Un talpa No Tav  nel cantiere di Chiomonte
Il sospetto è nato perché prima degli incidenti dell'8 febbraio è stata danneggiata una centralina interna non visibile dall'esterno

 

da Repubblica del 12-02-2013 Cronaca di Torino
http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/02/12/news/un_talpa_no_tav_nel_cantiere_di_chiomonte-52482970/


Una "talpa" dei No Tav all'interno del cantiere di Chiomonte: è una delle ipotesi che stanno vagliando gli inquirenti che si occupano del caso. Il sospetto è sorto per le particolari modalità con cui, la sera dell'8 febbraio, è stato portato l'attacco da parte di una cinquantina di attivisti: è stato danneggiato, per provocare un blackout out, uno degli impianti elettrici che non è visibile dall'esterno.

I problemi, la sera dell'8 febbraio, sono cominciati alle 20,57 quando, come ha ricostruito l'inchiesta, si sono spenti tutti i fari della recinzione esterna. Un'operaio della ditta Martina Service, andato a controllare, ha notato che dall'interno del gabbiotto "c'erano delle fiamme che si stavano propagando all'intero del quadro elettrico". Un quarto d'ora dopo il suo intervento con l'estintore si sono sentiti esplodere i primi "razzi" lanciati dai manifestanti.

L'ipotesi di una "talpa" all'interno del cantiere della Torino-Lione che abbia aiutato il gruppo di No Tav che la sera dell'8 febbraio sono penetrati nell'area non convince però il movimento che si oppone all'opera che parla di una ricostruzione che sembra "a dir poco fantasiosa" ma promette "sostegno" all'eventuale simpatizzante.

"Sembra l'ennesima scusa o stratagemma accampato per nascondere una lacuna-incapacità nell'apparato di protezione e sicurezza del cantiere" scrivono in un comunicato diffuso online. Poi però sottolineano che "se vi fosse realmente qualcuno all'interno del cantiere che sostiene la lotta e la resistenza no tav riceve tutta la nostra stima e il nostro sostegno. Da subito ci rendiamo disponibili a proteggere e a sostenere questa o queste persone e i loro familiari -scrivono - a sostenerli economicamente qualora dovessero subire delle conseguenze e a dar loro tutto il supporto legale del quale possiamo disporre". L'invito all'ipotetica "talpa" è "a recarsi nei nostri presidi no tav o a contattarci qualora avesse bisogno del nostro aiuto".