Una frana incombe sul cantiere Tav di Chiomonte
di Andrea Doi da Nuova Società del 23-05-2013
http://www.nuovasocieta.it/torino/una-frana-incombe-sul-cantiere-tav-di-chiomonte.html
Un'enorme frana rischia di abbattersi sul cantiere della Maddalena di Chiomonte. A denunciare la situazione grave sono le associazione ambientaliste Legambiente e Pro Natura, che hanno presentato un esposto alle Procure di Torino e di Roma includendo tra i destinatari i Carabinieri del Noe, la Corte dei Conti e l'Arpa.
Infatti questa frana, già presente, non è stata messa in sicurezza attraverso le reti paramassi, come previsto dalla legge. E quindi le vibrazioni prodotte dagli scavi del cantiere potrebbero far precipitare «massi di dimensioni paria due-tre grosse abitazioni».
«Il rischio di caduta massi è stato calcolato - spiega Silvio Durante ambientalista del movimento No Tav – soltanto fino ai 750 metri, e non tra 750 e 900 metri, dove si trovano enormi massi».
«Del rischio idrogeologico è stata studiata – aggiunge Durante - solo la parte idrica e delle reti paramassi è stato fatto soltanto lo studio e non la posa».
«Le vibrazioni prodotte dai lavori del cantiere potrebbero modificare i movimenti delle rocce di una frana già censita dalla Regione – spiega Mario Cavargna presidente di Pro Natura Torino che ha anche aggiunto - nel cantiere c'è una completa acquiescenza, non ci sono controlli in sostanza non c'è differenza tra la Val Clarea e il caso Thyssen».
Ora spetterà alla magistratura dare la risposta agli esposti degli ambientalisti e verificare effettivamente le condizioni di sicurezza del cantiere Tav anche perché come concludono dal movimento il rischio è altissimo sia per gli operai che per le forze dell'ordine presenti alla Maddalena.
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