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ANOMALIA ITALIANA

Terreni presi, ma non espropriati: via ai ricorsi

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 28/02/2012 – pag.2

 

Non era forse ancora accaduto in Italia che il cantiere per una grande opera dovesse avere prima una protezione militare e poi una procedura normale di esproprio. Così, dopo i 2 milioni spesi finora soprattutto per attrezzare le difese del cantiere, e dopo la dichiarazione di sito di interesse strategico nazionale, alla Maddalena, dopo otto mesi i lavori veri e propri non sono ancora iniziati. Ma da ieri tutti i 7 ettari dell'area di cantiere sono occupati.

 

L'anomalia sta nel fatto che i terreni privati (oltre una trentina di particelle) sono occupati da Ltf e vigilati dai militari scelti del battaglione Susa, ma non ancora espro­priati. Quella di ieri è stata solo una recinzione per motivi di ordine pubblico, non ha nulla a che fare con le procedure di esproprio e di acquisizione temporanea.

 

Quando la recinzione sarà completata saranno inviate anche le lettere ai proprietari con la convocazione per la constatazione dello stato dei luo­ghi. La procedura prevede l'indicazione del giorno e dell'ora in cui i tecnici di Ltf saranno presenti insieme ai proprietari per stilare la relazione. La spedizione di queste raccomandate è attesa da oltre un anno. Ogni volta si diceva che era la volta buona, ma poi tutto veniva rimandato a tempi più tranquilli. Si sapeva benissimo che spedire le lettere, come nel 2005, avrebbe voluto dire avvisare i No Tav (che, tra l'altro, hanno ottenuto le donazioni di buona parte dei terreni) della data dell'occupazione. E il movimento non si sarebbe fatto trovare impreparato.

 

Il pool di legali del movimento ha comunque già definito «illegittimo» l'allargamento della recinzione e presenterà ricorso al Tar contro l'ordinanza prefettizia. Ma si riserva anche ulteriori azioni, questa volta di tipo penale.

 

Dopo il completamento dei lavori della prima fase di recin­zione e attrezzaggio sommario, Ltf non poteva più aspettare. Così si è scelta una procedura che non poteva non sollevare perplessità. Il prefetto, in forza dell'articolo 19 della legge di stabilità, che istituisce l'area di interesse strategico per tutta la superficie inclusa nel progetto approvato dal Cipe per il cunicolo esplorativo della Maddalena, in consultazione con il Comitato per l'ordine e la sicurezza, ha emesso così l'ordinanza per procedere al completamento della recinzione del sito militarizzato.

 

L'ordinanza è dunque solo per permettere la recinzione. E' fatto divieto assoluto a Ltf «di accedere alle aree da occupare per motivi diversi dalla realizzazione, dalla manutenzione e dall'eventuale ripristino della recinzione e dall'esecuzione degli adempimenti preliminari e attuativi dell'occupazione temporanea, nonché di procedere a modifiche dello stato dei luoghi prima dell'ultimazione delle procedure di occupazione temporanea delle particelle di proprietà privata».

A dire il vero, per la recinzione, "lo stato dei luoghi" è già stato modificato.

 

Nelle settimane scorse, il questore aveva sottolineato al prefetto l'improcrastinabilità della delimitazione, con idonea recinzione, del perimetro esterno dell'ulteriore estensione del cantiere. Si è voluta attendere la manifestazione di sabato per inter­venire. L'area acquisita oggi è quindi di circa 7 ettari. La procedura di acquisizione temporanea riguarda la maggior parte dei terreni. Altri, cioè quelli strettamente interessati dalla futura galleria di sicurezza, saranno espropriati.

 

Le procedure di occupazione temporanea prevedono diversi passaggi che com­portano tempi non brevi. Una quindicina di giorni di preavviso, il sopralluogo, la stima dell'indennità, l'opposizione del proprietario all'indennità e l'appello alla commissione provinciale espropri. Terminata la procedura, Ltf sceglierà, tra i rag­gruppamenti che hanno partecipato al bando sull'accordo quadro a quali ditte affidare i primi lavori di preparazione del cantiere. Il castagneto secolare sarà in buona parte abbattuto, verranno realizzati livellamenti e attrezzaggi dei servizi di cantiere. Nel frattempo andrà avanti la progettazione esecutiva.

 

Solo in un secondo tempo, interverrà la Cmc con i subappaltatori per iniziare sondaggi e scavo vero e proprio, che, per i primi 300 metri, sarà effettuato con metodi tradizionali. Poi continuerà con la talpa Tbm.