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Tav: sospensione dei lavori e un Tavolo col Governo

 

di Sandro Plano, Presidente Comunità montana Valle Susa e Val Sangone
da Arci Report, anno X - n. 11, 20 marzo 2012

 

Il 12 marzo i Sindaci contrari alla realizzazione del Tav hanno incontrato i presidenti della Regione, della Provincia e il Sindaco di Torino. Il Presidente Cota ha comunicato che il Governo è fermamente intenzionato a proseguire i lavori del tunnel geognostico della Maddalena e del tunnel di base con il progetto 'low cost'. Ha inoltre ipotizzato una serie di provvedimenti di compensazione per le zone interessate dall'infrastruttura.

 

Abbiamo rinnovato la richiesta di un incontro con il Governo e di una sospensione dei lavori per stemperare le fortissime tensioni dovute ai recenti scontri e alla militarizzazione del sito di Chiomonte. In attesa di una risposta riteniamo necessario chiarire ruoli e posizioni dei protagonisti di questa vicenda: Regione, Provincia e Comune di Torino non possono decidere l'accoglimento delle richieste e le nostre Amministrazioni non possono assumere decisioni a nome dei movimenti. Possiamo però svolgere un ruolo importante di mediazione al fine di evitare incidenti.

 

A tale proposito, rispetto ai fatti del 2005, abbiamo rivendicato la totale linearità e correttezza di comportamento dei Sindaci che non si sono mai interposti alle Forze dell'Ordine e che, anzi, hanno incanalato parte del dissenso in forme pacifiche. Ogni rapporto conflittuale deve essere affrontato con una base di reciproco rispetto e riconoscimento dei ruoli e pertanto deve essere riconosciuto il nostro diritto al dissenso a questa nuova infrastruttura, non si può chiedere alle nostre Amministrazioni di disconoscere i contenuti di delibere e programmi elettorali.

 

Abbiamo ribadito che si parlava di un piano di sviluppo conseguente a un progetto 'low cost' e di 'costi-benefici' che nessuno ha avuto modo di esaminare se non da qualche anticipazione giornalistica, ribadendo che riteniamo opportuna una revisione delle procedure in atto poiché l'Osservatorio avrebbe dovuto concertare ogni passo con gli Enti locali con totale trasparenza.

 

Gli stessi comunicati del Governo, e tra questi i 14 punti del 'Perché Sì Tav', risentono di un taglio propagandistico piuttosto che di una disamina tecnicamente ineccepibile. Così come risultano dannose all'immagine delle stazioni sciistiche certe estremizzazioni di politici e funzionari che dipingono la Valle occupata da terroristi.

 

Si condannano i blocchi stradali, ma si deve riconoscere che nessun turista ha subito aggressioni e che l'evidente calo delle presenze è dovuto in gran parte alla scarsità di neve e alla crisi economica in atto.

 

Le Amministrazioni locali contrarie all'opera chiedono:
1. l'impegno per la sospensione dei lavori e l'avvio di un Tavolo istituzionale con il Governo per un confronto senza pregiudiziali e un' 'operazione verità sui dati tecnici a favore e contro l'opera;


2. la consegna ai Comuni della valutazione costi/benefici dell'opera e del cosiddetto progetto 'low cost';


3. una garanzia di credibilità su ipotesi di azioni di sviluppo del territorio;


4. il rispetto della procedura che si dovrebbe applicare nei rapporti tra istituzioni, ovvero: presentazione dei progetti ai protocolli comunali, osservazioni, deliberazioni di Consiglio, e in ultimo la sottoscrizione dei documenti condivisi.

 

Riteniamo che indipendentemente dalle decisioni che il governo e i movimenti assumeranno nel prossimo futuro, il rapporto tra le Istituzioni sul territorio regionale debba essere mantenuto e rafforzato in ogni frangente.