"Appena settanta voti? E' un calabrese fasullo"
di Alberto Gaino da La Stampa del 25/02/2012 – pag. 57
‘ndrangheta, appoggio elettorale a politici alleati, appalti pubblici e controllo occulto di aziende, in particolare nell’edilizia, molto più stringente di quanto non apparisse nei primi atti dell’Operazione Minotauro.Dagli ultimi questo intreccio di interessi diventa soffocante per politici come Fabrizio Bertot, sindaco di Rivarolo Canavese, o sviluppa interessi paralleli per Nevio Coral (dominus di Leinì, in carcere) che approfitta dei «calabresi» anche negli affari. Il rapporto del nucleo investigativo dei carabinieri di fine dicembre è stato depositato dalla procura a disposizione dei legali dei 191 indagati di «Minotauro»: ridefinisce questi legami ed estende ombre nuove su appalti pubblici, compresa «la commessa aggiudicata da Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) per realizzare la recinzione nel cantiere di Chiomonte».
Da Salerno alla Valsusa
laria a Italcoge Sembrava scomparso da vent'anni, dopo aver ceduto un paio di imprese edili all'allora presidente del Torino Calcio, Gian Mauro Borsano. Gli investigatori informano che per lungo tempo ha fatto la spola fra il Canavese e Santo Domingo. E nel 2007 fotografano 14 imprenditori e un dipendente Sitaf (concessionaria autostradale in Valle Susa) mentre entrano in casa sua, a Cuorgné, per un incontro di affari. Nel gruppo si notano Piero Gambarino (figura centrale dell'ultimo scandalo sanitario) e Claudio Pasquale Martina, socio del Lazzaro edi Italcoge nell'Ati che si aggiudicò l'appalto di Chiomonte prima dei rispettivi fallimenti. Le coincidenze diventano un po' troppe.
Gli affari di Coral Un imprenditore vicino alla 'ndrangheta mette a verbale: «Giovanni laria era mio socio occulto. Lo conobbi quando iniziai a lavorare per Coral... Mi chiamò Coral in ufficio dicendomi di comprare una società in fallimento, la Cogeca, e precisandomi che dovevo cedergli una quota per garantire un più facile accesso al credito bancario. Gli diedi il 15% gratuitamente, come negli altri casi... Il senso dell'operazione era di acquisirne la Soa (un attestato) che consentiva l'accesso agli appalti pubblici.. Ad esempio, la Edilmaco (altra società attribuita al controllo occulto di laria, come la storica e ormai defunta Bresciani Costruzioni) acquista Cogema, Coral si prende stipendi da "capogiro", intasca "tangenti" per rinunciare a lavori (nel portafoglio ordini dell'azienda) e lascia la società al suo destino...».
I voti del colonnello Bertot raccoglie 19.156 voti, «quarto dei non eletti nel Pdl». laria gli ha organizzato incontri elettorali a Cuneo, Vercelli (dove si attiva pure il colonnello dei carabinieri Giuseppe Romeo, «già coinvolto nelle indagini su Salvatore Strangio») e Novara. Con Macrì si esalta: «Mi sento ringiovanito di vent'anni». E alla mancata elezione di Bertot l'altro lo rincuora: «Abbiamo cominciato a mettere in piedi una struttura... E' la base per il futuro». I quasi 20 mila voti di Bertot non sono pochi, ma i conti non tornano, anche per il «patto elettorale» con Coral che «non ha funzionato». La «rete dei calabresi» si èelettoralmente dispersa quella volta. Un caso? |