La Corte dei Conti francese condivide le ragioni dei No TAV?
http://lavoixdesallobroges.org/tribune-libre/524-communique-des-no-tav-a-propos-du-rappprt-de-la-cour-des-comptes-sur-les-finances-publiques
Il coordinamento francese delle associazioni e dei comitati contro il progetto Torino-Lione ha emesso un comunicato relativo al recente rapporto della Corte dei Conti francese che analizza tra l'altro gli investimenti pubblici nelle infrastrutture ferroviarie. Le considerazioni della Corte dei Conti riprendono molte delle ragioni dell'opposizione al TAV.
Comunicato del 1 luglio 2012
Poco prima della consegna del rapporto della Commissione d'Inchiesta Pubblica sulla tratta francese della Torino-Lione, la Corte dei Conti ha pubblicato un rapporto intitolato “La situazione e le prospettive delle finanze pubbliche”.
Nel suo rapporto la Corte dichiara (da pag. 152 a pag. 155):
- “i progetti attuali […] potrebbero provocare nei prossimi anni una forte crescita degli investimenti pubblici, che non pare compatibile con la situazione finanziaria del Paese.”
- “Per essere avviati, questi progetti devono prima di tutto essere redditizi in senso lato.”
- “Particolare vigilanza deve essere dedicata agli effetti dei partenariati tra pubblico e privato, che trasferiscono il carico degli investimenti sulle spese di funzionamento...”
- “Alcune imprese pubbliche si indebitano per fare investimenti, senza avere i mezzi di rimborsare i debiti (cfr. il caso di RFF).”
- “Le valutazioni preliminari sono troppo spesso realizzate dai committenti, senza una valutazione indipendente: talvolta mettono in evidenza una grande redditività socio-economica ma compensano lo scarsa redditività finanziaria grazie alle sovvenzioni.”
- “Per gli investimenti pubblici futuri, sarebbe auspicabile definire anticipatamente i metodi di valutazione e far valutare i progetti da esperti indipendenti. Tale valutazione dovrebbe riguardare anche il monitoraggio del finanziamento e della realizzazione del progetto.”
- “[La Corte] si è interrogata in particolare sull'ampiezza dei progetti di nuove linee ferroviarie ad alta velocità previste nello schema nazionale delle infrastrutture di trasporto. Tali linee non sono sostenibili dal punto di vista del bilancio, della redditività finanziaria e socio-economica, né dal punto di vista ambientale.”
- “La Corte sottolinea che sarebbe stato necessario dare la precedenza alla modernizzazione e alla manutenzione della rete ferroviaria esistente.”
Gli oppositori alla Torino-Lione sostengono le stesse cose e richiedono che vengano studiate seriamente e in modo indipendente le soluzioni da loro proposte, rifiutate unilateralmente da RFF, dai promotori del progetto, dai politici e dai grandi gruppi dei lavori pubblici. Gli oppositori hanno ricordato a più riprese che la soluzione per i trasporti nelle regioni alpine consiste nell'investire sulle reti esistenti, tenendo conto dell'insieme dei flussi di traffico dei mezzi pesanti e delle auto.
E' importante notare che la frase “nuove linee ferroviarie ad alta velocità... non sostenibili finanziariamente...né dal punto di vista ambientale” riguarda il progetto Torino-Lione. Infatti nel rapporto del febbraio 2012, la Corte si esprimeva così riguardo all'Autostrada Ferroviaria Alpina:
- “Non è stata condotta nessuna valutazione economica e socio-ambientale per evidenziare la convenienza del servizio rispetto agli investimenti pubblici richiesti.”
- “Non è stato raggiunto neanche lontanamente nessuno degli obiettivi esposti all'inizio della sperimentazione, poi prorogata, degli anni 2003-2006.”
- “La trasformazione a tempo indeterminato del progetto di autostrada ferroviaria si fonda sulla prospettiva di un aumento dei traffici che non è scontato e su criteri di redditività da definire.”
La Corte dei Conti nel rapporto del 2 luglio 2012 conferma inoltre che l'importo di 7,7 miliardi di euro per la tratta francese della Torino-Lione è ampiamente sottovalutato, come hanno sempre sostenuto gli oppositori al progetto che parlano di un costo dell'ordine di 11-14 miliardi di euro. La Corte afferma infatti: “Stanno per essere iniziati progetti molto costosi come i collegamenti tra Torino e Lione, il cui costo globale per la sola tratta francese supera gli 11 miliardi di euro.”.
Gli oppositori al progetto Torino-Lione sono quindi confortati e legittimati nelle loro analisi dalla Corte dei Conti.
Comitati e associazioni Belledonne Ovest, Avressieux, La Motte Servolex, Non Merci (No Grazie).
Membri del Coordinamento contro il progetto Torino-Lione merci e viaggiatori, che raggruppa diverse associazioni, comitati e amministratori locali contrari al progetto, da Lione alla Maurienne.
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