Commissione d'inchiesta anche sul cantiere Tav
di Maurizio Tropeano da La Stampa del 4/7/2012 – Cronaca di Torino http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/461136/
Dopo Avigliana, Giaveno. La segretaria del Pd, Paola Bragantini, ha deciso di commissariare i circoli del partito con i militanti che vivono da separati in casa per le loro posizioni sulla Torino-Lione. Una scelta contestata da alcuni consiglieri regionali che però sembra in linea anche con le indicazioni sulle alleanze che arrivano a livello nazionale, dal segretario Bersani: «Il Pd dice la sua: centrosinistra di governo vuol dire cessione di sovranità, su punti controversi come la Tav i gruppi parlamentari decidono a maggioranza». Tutto questo mentre a sorpresa il Consiglio regionale approva con voto bipartisan (e l’astensione dei consiglieri di Progett’azione) la proposta di allargare il campo d’indagine della commissione d’inchiesta sull’Urbanistica agli «ambiti territoriali interessati alla realizzazione del tunnel geognostico della Maddalena» presentata dal capogruppo della Federazione della Sinistra, Eleonora Artesio.
L’ex assessore festeggia l’emendamento era stato presentato più per guadagnare punti nella competizione con i grillini nelle simpatie dei comitati - e con lei anche il movimento No Tav che ha avviato una campagna di mobilitazione contro le aziende impegnate nelle opere. «Secondo quanto rilevato - spiega l’ex assessore di Prc - gli aggiudicatari non corrisponderebbero ai requisiti di correttezza imprenditoriale richiesti sempre e soprattutto nelle commesse pubbliche». E aggiunge: «Per questo avevo chiesto di acquisire i dati presentati nell’assemblea No Tav, considerato che la commissione d’inchiesta si è fondata sulla necessità di indagare sui rapporti tra poteri pubblici e imprenditoria».
Resta da capire che cosa ha spinto centro-destra e centrosinistra fronte bipartisan proTav ad accogliere l’emendamento Artesio. Scelta politica per la trasparenza? Distrazione dei consiglieri? Difficile dare una risposta anche se, come spiega un autorevole consigliere di minoranza, «anche se tutto è in regola diventa difficile dire di no a una simile richiesta anche se strumentale».
E così la commissione guidata dal capogruppo dell’Idv, Andrea Buquicchio, nata dalle indagini della magistratura sui rapporti tra mafia e politica (Minotauro) si occuperà anche del cantiere Tav. E Aldo Reschigna, capogruppo del Pd, lancia l’allarme: «La logica con cui a colpi di emendamenti è stato allargato il campo di azione della Commissione non risponde a criteri razionali e comprensibili ai cittadini. Più che a una logica omogenea, ci si è affidati alle richieste dei singoli consiglieri». E questo rischia di «portare nella Commissione tensioni locali che nulla hanno a che vedere con le politiche regionali e con il ruolo della Commissione stessa».
Marco Rettighieri, direttore generale di Ltf, la società mista italo-francese incaricata della progettazione e dell’affidamento dei lavori del tunnel di Chiomonte, si dice pronto a fornire tutta la collaborazione possibile: «Siamo i primi ad essere contenti perché più siamo controllati e più è garantito il nostro lavoro che ha sempre seguito un iter procedurale legittimo».
Il Pd deve fare i conti anche con le decisione di nominare Caterina Romeo commissario del circolo di Giaveno. Per il segretario provinciale Bragantini la scelta è solo in parte legata alla Tav ma è il frutto di «una situazione di incomunicabilità tra le varie anime del partito locale». Non la pensano così i consiglieri regionali Stefano Lepri e Nino Boeti: «Il Pd rischia con decisioni discutibili di perdere radicamento e rappresentanza in Valsusa e Valsangone. E sempre per la stessa ragione: l’assenso o meno all’alta velocità. Un altro regalo a Osvaldo Napoli – (l’onorevole Pdl di zona, n.d.r.-)». |