Maddalena: caserma di cantiere con i soldi europei
di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 25/09/2012 – pag. 3
Le forze dell'ordine in servizio di ordine pubblico alla Maddalena avranno una nuova struttura dentro il cantiere. Ltf ha lanciato la gara per la scelta del raggruppamento d'imprese che, tra quelli già scelti con l'intesa quadro, costruirà il "supporto logistico per le forze dell'ordine". Il valore dell'appalto è fissato a base d'asta di un milione 834mila 602 euro. Il criterio di attribuzione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa. I lavori sono interamente pagati con la dotazione economica del cantiere del tunnel, co-finanziato dall'Unione europea.
La struttura dovrà servire alle esigenze logistiche sia delle forze dell'ordine dentro il cantiere che quelle che possono essere dislocate tra Susa e Chiomonte. Il nuovo posto di polizia dovrebbe sostituire quello allestito nel luglio 2011 nei locali del museo archeologico in seguito all'occupazione decretata dal prefetto per esigenze di ordine pubblico. Il museo porrebbe così tornare al Comune per l'allestimento del nuovo apparato museale finanziato con i fondi Arcus. Proprio in questi giorni si sta svolgendo la vendemmia e i proprietari devono ancora accedere alla cantina sociale mostrando un pass ai check point.
Ma, al momento, a bloccare ogni operazione nell'area esterna al cantiere è la costruzione del muro che dovrà sostituire la recinzione con i betafence e nastro tagliente. Sopra il cantiere deve, infatti, essere realizzata la nuova stradina Maddalena-Giaglione; e questa può essere tracciata solo dopo che verrà eretto il muro. Per Ltf sono sufficienti 15 giorni una volta che saranno ottenute le autorizzazioni, ma sono proprio queste che tardano. Il muro in cemento è stato infatti bloccato dalla Commissione locale paesaggio, composta da tecnici, per il suo impatto paesaggistico sull'area delle vigne con i tipici muretti a secco.
Il sindaco, Renzo Pinard, vede nel parere dei tecnici una posizione preconcetta contro il cantiere. «Si deve capire che ormai quel cantiere c'è - osserva Renzo Pinard - se vogliamo tornare il più possibile alla normalità dobbiamo tutti venirci incontro. Il cantiere-fortino va avanti, ma almeno liberiamo tutto quello che ci sta intorno e riprendiamo le normali attività. A breve riunirò di nuovo la commissione intercomunale e spero in una minore rigidità».
Per il movimento è l'ennesimo abuso. «Qui siamo fuori dalla legalità - osserva Perino - Un conto era la recinzione, ma qui stanno costruendo opere vere e proprie nel cantiere. A questo punto vogliamo che salti fuori il progetto esecutivo e tutte le autorizzazioni edilizie rilasciate dal Comune». |