12a riunione dell’osservatorio 2, 22/12/2008

 

La riunione è stata tutta “politica”.

 

L’ordine del giorno della riunione avrebbe previsto la presentazione da parte della Provincia delle fasi istruttorie del Piano Strategico per l’area interessata dall’asse Torino-Lione, da Chivasso al confine francese.

 

Ha aperto il Presidente Virano riferendo che nella riunione del comitato di pilotaggio le amministrazioni territoriali avevano sostenuto l’inopportunità che l’osservatorio entrasse nel merito dei problemi del Piano Strategico prima che tra le amministrazioni stesse e il governo ci fosse stato un chiarimento politico, già chiesto ed ottenuto per inizio gennaio. Ha valutato come incomprensibile questa posizione. Dopo quello del Presidente vi sono stati diversi altri interventi in cui da più parti si chiedeva che l’osservatorio procedesse comunque coi lavori relativi al Piano Strategico, senza accettare condizionamenti da parte del comitato di pilotaggio.

 

A questo punto è intervenuto il prof. Tartaglia il quale ha osservato che:

-          il punto centrale riguarda le scelte relative alla linea Torino-Lione in quanto tale, più che il Piano Strategico e i dubbi concernono precisamente il punto centrale;

-          il risultato dei lavori dell’osservatorio, espresso in termini minimali, è che fra le priorità di intervento sul collegamento Torino-Lione l’eventuale tunnel di base occupa l’ultimo posto, non certo il primo;

-          nelle priorità concrete del Governo (non quelle delle dichiarazioni, ma dei fatti come le scadenze contenute nel dossier trasmesso a Bruxelles) il tunnel di base è evidentemente al primo posto e tutto il resto segue;

-          dal punto di vista tecnico vi è dunque un totale disaccordo tra le risultanze dell’osservatorio relative alle priorità (e anche all’opportunità degli interventi) e le scelte del governo che pare del tutto ignorare le valutazioni che in osservatorio vengono fatte;

-          essendo la divaricazione tra valutazioni tecniche e scelte politiche il problema torna in capo alle amministrazioni territoriali, cioè ai soggetti titolati, con il governo, ad affrontare questioni politiche; di qui la richiesta di incontro previsto per inizio gennaio;

-          in sede tecnica è stata avanzata a suo tempo una proposta metodologica, denominata FARE, impostata su di una sequenza razionale di azioni e di verifiche; questa proposta è stata messa agli atti, ma mai discussa o considerata nel merito; una volta di più l’ignorare la presenza di questa proposta rinvia alla dimensione politica e motiva la richiesta di chiarimento già avanzata;

-          la valutazione delle amministrazioni locali è stata, ed è dai tecnici condivisa, che non sia possibile entrare nel merito di ulteriori aspetti tecnici, in assenza di un chiarimento, per non alimentare la sensazione diffusa dai mezzi di comunicazione che vi sia un accordo che non esiste.

 

A queste dichiarazioni sono seguiti alcuni vivaci interventi. In particolare il Presidente ha difeso la necessità da parte del governo di fissare delle tappe operative e delle scadenze per soddisfare i requisiti del finanziamento europeo. Ha ribadito di ritenere incomprensibili e contraddittorie certe prese di posizione da parte di molti sindaci e dichiarato che esse porterebbero a vanificare il lavoro fatto dall’osservatorio, cui ha riconosciuto il merito di aver chiarito i parametri oggettivi del problema e anche di aver fissato la corretta scala di priorità. Ha ricordato che più Governi e il Parlamento unanime sono orientati alla realizzazione della nuova linea, tunnel di base incluso, e che poche Amministrazioni Locali vi si oppongono; che l’abbandono del dialogo porterebbe ancora ad una contrapposizione in termini di forza. Ha considerato che ci deve essere un difetto di comunicazione tra i tecnici della Bassa Valle di Susa e le corrispondenti Amministrazioni, in quanto evidentemente i tecnici non informano adeguatamente sui passi avanti che vengono fatti riguardo al riequilibrio modale e al trasporto pubblico locale. Infine il Presidente ha dichiarato che alla prossima riunione del 30/12 porterà una traccia di lavoro sulle specifiche di progetto per il progetto preliminare dell’intera opera con una ipotesi di calendario di lavori per giungere ad una conclusione operativa al riguardo. Se, non tanto sul merito quanto sul metodo e sui tempi, vi sarà accordo da parte di tutto l’osservatorio si procederà di conseguenza; qualora l’accordo non fosse unanime spiegherà al Governo che l’osservatorio ha concluso la sua funzione.

 

Per parte nostra abbiamo ribadito che, se non in presenza di un mandato esplicito in tal senso da parte dei nostri danti causa, non entreremo nel merito di alcun aspetto progettuale relativo ad eventuali opere.

 

Angelo Tartaglia